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La mano sinistra di Dio: ecco Dexter, l’originale e oscuro vendicatore di Jeff Linsday

La recensione dell'opera prima dell'autore 'crime' statunitense. Dal libro è stata tratta la famosa serie tv 'Dexter'

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Dexter Morgan è un esperto forense della polizia scientifica di Miami, specializzato nell’analisi delle tracce di sangue. Ma non solo. Dexter Morgan, nel tempo libero, è un serial killer. Un serial killer molto particolare. Difatti uccide persone, solitamente assassini, che ritiene non siano state punite dalla legge. Guidato da quello che lui chiama “Oscuro Passeggero”, riesce a saziare la sua sete di sangue, mentre grazie al raziocinio, alla freddezza, agli insegnamenti del padre adottivo Herny e alla meticolosità che lo contraddistinguono anche professionalmente, riesce a non farsi beccare e a condurre una doppia vita per anni. Fino a quando tutto non viene messo in subbuglio dall’arrivo di un serial killer che con uno stile artistico e burlone inizia a terrorizzare le prostitute di Miami. L’assassino contatterà il protagonista ed entrerà di prepotenza nella sua quotidianità, ballando sulla sottile linea di demarcazione tra ammirazione e ‘senso del dovere’ di Morgan…

‘La mano sinistra di Dio’, edito in Italia anche come ‘Dexter il vendicatore’ è un romanzo thriller di Jeff Linsday del 2004. Il libro è alla base della conosciutissima serie tv ‘Dexter’ della Showtime ed è solamente il primo di un ciclo firmato dallo stesso autore e che si compone di 8 volumi, di cui gli ultimi 2 inediti in Italia.

Dexter, ovvero la storia di un lucido ‘Giano bifronte’

La faccia pulita e l’animo disumano, Dexter Morgan ci parla in prima persone delle sue agghiaccianti avventure, di quelle peripezie sanguinose che ne fanno da una parte un inafferrabile serial killer a cui piace da morire (è proprio il caso di dirlo) rispondere al macabro richiamo dell’oscuro passeggero, e dall’altra quello di un meticoloso ‘topo da laboratorio’, il più bravo di tutti ad analizzare le tracce ematiche. Sangue. Quel caldo, denso, rosso fluido che occupa i pensieri notturni e selvaggi del nostro ematologo della scientifica e che è anche il suo pane quotidiano al Dipartimento di Polizia di Miami. Passare inosservato è il suo diktat, una delle prime regole che gli consentono di sopravvivere e non farsi beccare. Così come svolgere sempre un…lavoro pulito. Metri e metri di teli di plastica, detergenti, accuratezza. E ora, qualcuno, gli vuole dimostrare di essere bravo quanto lui ad uccidere…

“Il mio lavoro alla scientifica mi avvantaggia notevolmente nella ricerca dei colpevoli che sono riusciti a sfuggire alla giustizia; sono il serial killer dei killer. Potete comprendere quindi il mio sconvolgimento emotivo, il primo, quando ho assistito al ritrovamento di quei pezzi lindi, simmetrici, ordinati. Ho quasi provato reverenza davanti ad un lavoro così ben fatto. Un altro attento, preciso, impeccabile serial killer come me, possibile? L’ho presa sul personale, soprattutto dopo i messaggi di sfida che l’assassino mi ha lasciato in casa. Questo è troppo. Accetto la sfida, con l’aiuto del mio intuito e del Passeggero Oscuro”, spiega il serial killer di serial killer…

Originalità e scorrevolezza

I punti di forza della scrittura di Linsday sono senza dubbio l’originalità della trama e la scorrevolezza di questo thriller. La vicenda è appassionante e lo scrittore riesce, con sorprendente facilità, a spingere sul processo di identificazione del lettore nonostante, a parlare, non sia certo un vero e proprio eroe. Dexter è spietato con le sue vittime, non dubita, non ha ripensamenti quando il suo coltellaccio affonda nelle loro carni. Eppure non si riesce ad odiare uno come lui. Dexter è anche ironico. Il gioco letterario articolato dall’ideatore di questo meraviglioso personaggio riesce perfettamente. Acrobazie linguistiche e un plot che non risulta mai noioso.

Adatto anche ai non amanti del genere

Dexter è un lupo travestito da agnello che spesso battaglia con un codice morale imposto dal ‘grillo parlante’, papà Henry. Per essere un’opera prima, Linsday fa un ottimo lavoro. E gli si perdona qualche peccatuccio veniale, qualche cliché che non scapperà ai meno sprovveduti. Ma ‘La mano sinistra di Dio’ resta un gran lavoro, che potrebbe piacere anche a chi solitamente non sceglie il genere thriller. Lasciarsi affascinare dal lato oscuro del bel Dexter Morgan sarà un’avventura che soddisfarà i più. Tagliente come un bisturi.

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