Sale il tono dello scontro tra il sindaco di Trevi nel Lazio e il gestore idrico. Per Silvio Grazioli l’acqua è un ‘tesoro’ che appartiene al paese. Tanto che la sua battaglia a difesa degli impianti finisce davanti al Tar. Ora spetterà ai giudici, in udienza fissata per il prossimo 21 ottobre, decidere se sospendere o meno la procedura di commissariamento. Per il primo cittadino, però, a prescindere dalla decisione che assumerà il tribunale amministrativo, si è all’inizio di una lunga battaglia.
L’intervento
“Il Tar – evidenzia Grazioli – ha fissato l’udienza per la sospensiva cautelare nella causa contro Acea-Ato 2 il 21 ottobre. In quell’udienza i giudici decideranno se sospendere o meno la procedura di commissariamento e relativa acquisizione del servizio idrico integrato del Comune di Trevi nel Lazio”. Grazioli ci tiene a ricorda anche tutto l’iter portato avanti per alzare le barricate contro il colosso romano. “Abbiamo più volte ricordato gli aspetti a nostro favore e quelli a nostro sfavore – aggiunge – adesso vedremo nella memoria di costituzione dell’Acea-ATO2 quali saranno le valutazioni che loro faranno in relazione alla nostra opposizione. Finora, infatti, si sono pronunciati su una generica infondatezza che però, vista la causa del 21 ottobre dovrà essere specificata ed articolata nei particolari, e da lì avremo modo di capire meglio la situazione e di trarne ulteriori valutazioni”.
La questione
“È utile ricordare che l’ Acea-Ato2 potrà presentare la memoria fino a due giorni (liberi) dell’udienza, sostanzialmente fino al 18 ottobre quindi presumibilmente arriveranno a ridosso dello stessa. Corre l’obbligo di sottolineare che il gruppo di minoranza ha contestato alcuni aspetti, tralasciando il fatto sostanziale che nel 2018, a seguito dell’ulteriore lettera di diffida alla consegna del servizio idrico, il consiglio comunale fece una delibera nella quale ribadì la volontà di voler tenere la gestione del servizio idrico. Tant’è che l’Ato soltanto con comunicazione del 7 aprile 2022 ha ritenuto non sussistere le condizioni sostanziali e non procedurali come vuol far credere l’opposizione. Ma non è il momento ora di fare polemiche”.
L’affondo
Grazioli sa bene che la sua guerra non sarà semplice. Eppure ha deciso di non arrendersi. “Ovviamente – conclude – abbiamo più volte sottolineato che la giustizia amministrativa si è espressa sempre contro i ricorsi di tutti i Comuni. Questo, però, non ci impedisce di cercare di far valere le nostre ragioni, confidando nel fatto che i giudici valuteranno con attenzione tutte le argomentazioni che sono state proposte e di cui l’Amministrazione tutta ed i cittadini sono convinti e consapevoli. Pertanto attendiamo con interesse le controdeduzioni che farà l’Acea e con speranza ed ottimismo le decisioni che prenderanno i giudici del TAR, consapevoli che è soltanto l’inizio di una lunga battaglia”.