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Isola Del Liri – Parcheggio per disabili all’INPS: un “privilegio” da invocare per mancanza di sensibilità

Il parcheggio per le persone diversamente abili è un privilegio? Possibile che la prepotenza abbia la meglio sull'umanità di alcuni individui?

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La segnalazione viene riportata da alcune persone diversamente abili e dalle rispettive famiglie, una situazione sicuramente generata da incomprensioni e fraintendimenti perché, nel caso non fosse così, sarebbe a dir poco vergognosa. Fino a qualche giorno addietro il cancello all’ingresso dello stabile comunale che ospita gli uffici dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale ad Isola Del Liri, in viale Garibaldi, veniva tenuto costantemente chiuso, o meglio accostato, per consentire esclusivamente il passaggio pedonale.

Da specificare che all’interno, lungo lo spazio limitrofo alla struttura, ci sono puntualmente parcheggiate le macchine degli impiegati, in effetti solamente le macchine degli impiegati dell’INPS. Ciò finché un disabile non ha perso la pazienza ed, in un giornata di pioggia, per evitare di lasciare l’auto chissà dove e di bagnarsi completamente, considerato che all’esterno non c’è un citofono con cui comunicare con il personale all’interno, ma nemmeno un campanello, ha deciso di richiedere l’intervento dei Carabinieri per farsi aprire il cancello e posteggiare più comodamente, accanto alle auto dei dipendenti, più vicino possibile all’accesso agli uffici.

Con i militari dell’arma ed il direttore dell’agenzia di Isola Del Liri si è accertato che, al di là del divieto di sosta dinanzi l’ingresso, in virtù anche dell’autorizzazione rilasciata dall’ente comunale per il passo carrabile, non c’è motivo alcuno per tenere il cancello chiuso e vietare l’entrata agli altri veicoli ovvero, il piazzale antistante l’edificio in effetti non è un parcheggio privato per i soli impiegati dell’INPS.

A seguito dell’intervento delle forze dell’ordine il cancello viene lasciato aperto: da quel dì sulle sbarre di ferro è stato affisso un A4, premurosamente imbustato per proteggerlo dalle intemperie, sul quale c’è stampato l’ISA, il simbolo internazionale di accessibilità che indica la disabilità, e la scritta “Ingresso in auto consentito ai disabili”. Ignorando chi ha voluto affiggere un simile “avviso”, le persone diversamente abili tirate in ballo intendono far sapere che loro non si sentono soddisfatte per il “privilegio concesso” quando ci sono specifiche disposizioni in materia di accessibilità, con particolare attenzione ai luoghi pubblici. Al contrario si sentono offese e denigrate da quanti, vogliamo credere in assoluta buona fede, intendono attribuirselo un privilegio. Ma che poi l'”ingresso in auto consentito ai disabili” è un privilegio?

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