Una brutta avventura quella vissuta ieri dal conducente di un mezzo da lavoro: successivamente ad aver rifornito il veicolo di carburante presso un distributore di Isola del Liri, dopo aver fatto qualche chilometro, l’autocarro ha iniziato ad accusare dei problemi, a “singhiozzare” durante la marcia, fino a fermarsi definitivamente lungo la strada. Richiesto l’intervento di un carburatorista, quest’ultimo ha accertato che il gasolio all’interno del serbatoio fosse “sporco” e con considerevole presenza di acqua. L’operaio ha effettuato l’accurata pulizia del filtro del gasolio riuscendo così a rimettere in moto il mezzo. L’immagine riportata dimostra l’impurezza.
Purtroppo, testimoni le officine di zona, sono diversi i veicoli danneggiati dal carburante “annacquato” o sporco, le impurità compromettono l’avviamento del motore per cui il veicolo tende a spegnersi. Così come un filtro sporco impedisce l’afflusso supplementare di carburante necessario per l’accelerazione del motore. Insomma, il carburante “annacquato” o sporco danneggia il sistema di alimentazione ed il motore del veicolo.
I distributori che vendono rifornimento alterato commettono una vera e propria truffa a danno degli automobilisti che, sempre più spesso negli ultimi tempi, ne pagano care le conseguenze con interventi su iniettori e pompe del carburante che arrivano anche a 6.000 euro. La Guardia di Finanza consiglia di regolare il conto con modalità traccianti, bancomat o carte di credito, così da avere le ricevute e dimostrare l’effettivo utilizzo della pompa irregolare. Se si ha un preciso “sospetto” su qualche benzinaio che fa il furbetto, è bene segnalare alle forze dell’ordine.