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Investita ed uccisa da un’auto pirata, la misteriosa storia di Dana Maria Zaharie

La donna non risulta avere permanenza in Italia tranne un breve passaggio a Monte San Giovanni Campano. Oggi l'autopsia

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Sarà l’autopsia in programma per oggi a chiarire definitivamente le cause della morte di Dana Maria Zaharie, la giovane rumena trova morta lungo la superstrada Cassino-Atina, in territorio di Cassino, e quasi certamente investita da un’auto che non si è fermata a prestare soccorso. I carabinieri di Cassino hanno infatti rinvenuto frammenti di vetro e una frenata. Questi elementi stanno ora consentendo l’individuazione della macchina e l’eventuale identificazione del conducente. Le indagini hanno consentito di accertare che la donna negli ultimi giorni ha dormito nella hall dell’ospedale dove sono stati ritrovati i suoi effetti personali. La scorsa settimana, insieme ad un uomo italiano e di origini campane, la ragazza era stata anche a Monte San Giovanni Campano dove aveva accusato un malore e per questo trasferita in ambulanza al ‘Santa Scolastica’ dov’è rimasta per due giorni. La sua vita sembra un mistero: le foto ritrovate mostrano una giovane bella, piena di vita, pulita e ben vestita. Nulla a che vedere con la donna arrivata in ospedale: sporca, spenta e magrissima. Perchè Dana era in Italia? E perchè ha provato in ogni modo ad allontanarsi dall’ospedale? Questo è quello che il magistrato Emanuele De Franco, della procura di Cassino ed i carabinieri unitamente al consolato di Romania a Roma stanno cercando di capire. Nel frattempo si sta cercando la macchina che l’ha investita. Anche la testimonianza del conducente potrebbe dare ulteriori chiarimenti a questo mistero di fine estate.

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