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Investe e uccide una ragazza e si nasconde per 25 giorni, torna ai domiciliari

Sant'Elia - La Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla Procura di Cassino contro la decisione del Gip che lo aveva messo in libertà

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È stato nuovamente arrestato, con il beneficio dei domiciliari, l’operaio di Sant’Elia Fiumerapido lo scorso 12 settembre, lungo la superstrada Cassino-Atina in territorio di Cassino, ha investito e ucciso, senza prestare soccorso la ventiduenne Diana Zahaire, una giovane artista rumena che girovagava lungo la pericolosa arteria dopo essersi allontanata dal pronto soccorso del ‘Santa Scolastica’.

L.S. di quarant’anni per venticinque giorni ha taciuto sul fatto, nonostante i tanti appelli lanciati dagli investigatori e dai genitori della sfortunata ragazza ma i carabinieri della Compagnia di Cassino e della stazione di Sant’Elia sono riusciti a risalire alla sua identità grazie a una serie di elementi e alle telecamere di videosorveglianza situate lungo la strada a scorrimento veloce.

Il Gip del tribunale di Cassino aveva poi annullato la richiesta di arresto avanzata dal sostituto procuratore Emanuele De Franco che, prima di essere trasferito a Napoli, ha presentato ricorso avverso in Cassazione.

Nei giorni scorsi gli Ermellini si sono pronunciati ed hanno accolto la richiesta del pubblico ministero di disporre nuovamente l’arresto per il pirata della strada che ora è nuovamente ai domiciliari in attesa del processo. Nel frattempo l’avvocato Emilio Roncone ha presentato istanza al giudice affinché il suo assistito possa tornare al lavoro nonostante l’arresto.

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