Frosinone – Inseguita e molestata da un cittadino extracomunitario in pieno centro e di giorno. È accaduto nella mattinata di oggi, nella parte bassa del capoluogo, tra via Marittima e via Aldo Moro ad una giovane. La ragazza, mentre camminava in strada, è stata avvicinata dall’uomo che l’ha inseguita e poi ha cercato di tenerla ferma afferrandola per un braccio mentre pronunciava frasi sconnesse del tipo: “Ti porto con me, vieni via con me”. La donna, in preda al terrore, ha affrettato il passo trovando rifugio in un esercizio commerciale della zona nel quale è entrata chiedendo di essere aiutata.
La triste realtà dei fatti è che nessuno dei presenti si sia premurato di intervenire o di chiederle cosa fosse accaduto per aiutarla. Solo quando l’extracomunitario è entrato nell’attività per raggiungerla è stato allontanato da un dipendente. Poi ognuno è tornato alle sue “faccende” e la ragazza impaurita e in lacrime ha raggiunto il locale dove lavora il marito, non molto distante dalla zona in cui è avvenuta la molestia. Ha raccontato quanto le era accaduto e insieme si sono recati a sporgere denuncia nel vicino Comando Provinciale dei Carabinieri di Viale Mazzini.
I militari dell’Arma hanno raccolto ogni elemento utile e, nelle prossime ore, potrebbero essere visionati i filmati delle telecamere dell’attività commerciale e della zona per identificare il malintenzionato che alla donna ha detto di essere originario dell’Armenia e di vivere a Ceccano. Informazioni sommarie che andranno ovviamente vagliate e verificate.
Nella speranza che il soggetto venga identificato e che si prendano nei suoi confronti tutti i provvedimenti utili ad evitare che reiteri analoghi comportamenti, sono due i risvolti che emergono da questa triste vicenda: il primo, del tutto negativo, è che troppo spesso ci si volta dall’altra parte senza intervenire per aiutare chi è in difficolta. Il secondo, che dovrebbe essere da esempio per tante altre donne, è che bisogna sempre denunciare ogni molestia, abuso o violenza subiti. La donna che ha denunciato non lo ha fatto solo per se stessa ma per tutte le altre, perché non restino vittime dello stesso uomo, della stessa molestia o, peggio, di un epilogo peggiore.