Home Cronaca Inquinamento, Frosinone peggio di Roma: Ceccano in testa per sforamenti di PM10

Inquinamento, Frosinone peggio di Roma: Ceccano in testa per sforamenti di PM10

Il Prof. Antonello Maruotti, ordinario di statistica alla LUMSA di Roma, analizza i dati di uno studio condotto dall'Università

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Ricorre oggi, 22 aprile, la Giornata della Terra in cui sono celebrati l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. E torna prepotentemente il tema dell’inquinamento. Una piaga per la provincia di Frosinone. Da uno studio condotto dall’Università LUMSA di Roma è emerso che Frosinone Scalo già nei primi mesi del 2024 ha registrato performance peggiori di Roma risultando più inquinata della Capitale. A Ceccano va il record di sforamenti di PM10 nel Lazio. Ad illustrare questi dati per nulla incoraggianti il Prof. Antonello Maruotti, ordinario di statistica all’Università LUMSA di Roma, durante il suo intervento di questa mattina nella trasmissione Rai “Buongiorno Regione”.

Il Prof. Antonello Maruotti

“Continua ad essere evidente che siano Gennaio e Febbraio (oltre che Novembre e Dicembre, ovviamente) i mesi con il maggior numero di superamenti. Tuttavia, nel 2024, ci sono stati pochi ma generalizzati superamenti anche nel mese di Marzo, eventi che negli anni precedenti erano molto rari. Nel 2024, confrontando ovviamente gli stessi periodi, c’è stato un numero maggiore di superamenti rispetto al 2023 (e al 2019; ricordo che l’anno peggiore fu il 2020), che comunque è stato l’anno migliore degli ultimi 5. La provincia di Frosinone è quella maggiormente soggetta ad avere livelli “alti” di PM10 e quindi a superare il livello soglia più frequentemente”. – Ha affermato il Prof. Antonello Maruotti ai microfoni Rai.

“Ceccano e Frosinone Scalo hanno superato il valore soglia già più giorni rispetto a quanto consentito nell’intero anno (quindi più di 35 giorni). Su Roma, oltre alla famosa Tiburtina, altre 2 centraline – definite Urbane Traffico – Francia e Magna Grecia, hanno mostrato un incremento del PM10 nel 2024. Nei prossimi mesi possiamo stare tranquilli per il PM10 ma prepariamoci per il prossimo inverno perché avremo numeri più alti di sforamenti”. – Ha concluso Maruotti.

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