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Infermiera morta nel sonno, tanti dubbi sul decesso di Katia Ingrosso: si attende l’autopsia

Cassino - Aperta un'indagine: al vaglio del magistrato la cartella clinica della 34enne che lo scorso mese di luglio aveva partorito

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La cartella clinica di Katia Ingrosso, l’infermiera di 34 anni deceduta nel sonno e trovata senza vita dal marito a Cassino, sarà visionata dagli inquirenti della Procura che intendono fare piena luce sulla vicenda. Per questo motivo ancora non si è decisa la data dell’autopsia e la salma della donna, che è originaria della provincia di Grosseto ma residente a Cassino, si trova presso l’obitorio del ‘Santa Scolastica’.

Il dramma è avvenuto in un’abitazione di via Sferracavalli dove Katia viveva con il marito, sottufficiale dell’Esercito Italiano, e due figli: una bimba di 4 anni e un bimbo di 4 mesi. A fare la tragica scoperta proprio il marito insospettito dal lungo riposare dalla donna e dal fatto che non si fosse svegliata neanche dinanzi al pianto del neonato affamato.

Inutile la corsa del personale Ares 118 allertato dai familiari della poveretta per la quale non c’era più nulla da fare. Katia Ingrosso lo scorso luglio aveva partorito e gli accertamenti medico legali saranno necessari a comprendere se tra il parto naturale e il decesso possano esserci eventuali correlazioni.

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