Frosinone – Infermiera del Pronto Soccorso dello Spaziani aggredita con pugni e con un corpo contundente alla spalla e alla testa da un paziente degente da giorni al Pronto Soccorso.
Sul grave episodio interviene Cisl Fp Frosinone: “La spirale di violenza sui posti di lavoro va fermata immediatamente. Basta attacchi ai sanitari. Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza all’infermiera aggredita e a tutto il personale del Pronto Soccorso dello Spaziani di Frosinone. Chiediamo subito un piano con misure concrete per la sicurezza degli operatori in sanità. La Cisl Fp Frosinone stigmatizza in una nota l’ennesimo episodio di violenza avvenuto tra il turno del 10 e 11 giugno 22, ai danni del personale del comparto. Una brutta vicenda che fa seguito ai fatti di giorni fa all’Eastaman di Roma e ai troppi casi registrati in questi mesi. Vittima questa volta una infermiera del Presidio dello Spaziani di Frosinone da un paziente che ha dato in escandescenze dopo essere stato assistito al pronto soccorso e dove vi sostava da qualche giorno. Al momento la professionista sanitaria, che oltre a quello morale ha riportato danni fisici le sono stati dati 8 gg di prognosi salvo complicazioni.
“Auguriamo alla nostra collega una pronta guarigione”, – dichiara il segretario generale della Cisl FP di Frosinone Antonio Cuozzo – “La condizione che si trova a vivere chi lavora nelle aziende ospedaliere e sanitarie è drammatica – continua il sindacalista – sono anni che come Cisl Fp Lazio regionale insistiamo su questo tema: la sicurezza sul lavoro non è negoziabile”.
“Stiamo assistendo ad una vera e propria escalation di aggressioni e violenze in troppe strutture del Lazio. Questo è inaccettabile per i lavoratori e per le loro famiglie. Ma anche per i cittadini che si rivolgono al Ssr. Consentire agli operatori di lavorare in sicurezza e serenità deve essere la priorità di ogni datore di lavoro. E bisogna fare di tutto per garantirlo. Anche intervenendo sulla qualità dell’assistenza e sulla riduzione di tempi e liste di attesa”.
“Servono provvedimenti per la tutela di lavoratori che si trovano già ad operare in condizioni difficili e che in nessun modo devono essere oggetto di violenze, così come servono nuove assunzioni per rafforzare organici ormai sguarniti e velocizzare le prestazioni ai pazienti”, conclude Cuozzo. Dalla Asl di Frosinone e dalla Regione Lazio pretendiamo risposte immediate: misure di prevenzione e vigilanza, programma per la sicurezza,oltre alla costituzione come parte civile in un eventuale giudizio”.