“Come purtroppo si può rilevare anche dai mass media le cadute dall’alto continuano a rappresentare una delle cause di infortunio sul lavoro tra le più frequenti e dalle conseguenze spesso gravi. Il settore maggiormente interessato è quello delle costruzioni, durante le fasi di lavoro in quota nei cantieri, ivi comprese la pulizia delle grondaie o accessi per sopralluoghi e verifica sullo stato delle coperture, ed eventuale manutenzione/sostituzione delle stesse. A tutt’oggi una percentuale rilevante delle violazioni rilevate in vigilanza riguarda proprio l’omissione o errata adozione di cautele in relazione alla protezione dalla caduta dall’alto collettiva ed individuale. Sono ben note, inoltre, le criticità legate a fattori di rischio come quelli da agenti chimici e cancerogeni, da sovraccarico biomeccanico, da alcol e tabagismo, dalla scarsa conoscenza della lingua”. – Così in una nota la Asl di Frosinone.
“Per i motivi espressi sopra e per rafforzare le linee di azione che da tempo sono proprie del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda USL Frosinone, è stato siglato un protocollo d’intesa con gli stakeholder territoriali che prevede un apposito piano nel settore edile che comprende, tra l’altro, realizzazione, aggiornamento e diffusione di buone pratiche e materiale documentale/informativo, in ordine all’approccio “sistemico” del rischio, nel portale web istituzionali della ASL e in quelli degli stessi stakeholder. Vero e proprio fiore all’occhiello del piano è senz’altro rappresentato dall’effettuazione di “interventi formativi spot” sui cantieri della durata di 30 minuti da parte del personale ispettivo dell’Azienda USL, quale momento formativo, informativo e di sensibilizzazione per i lavoratori, mediante illustrazione sia degli opuscoli preparati ad hoc sia del vademecum sulle cadute dall’alto predisposto in sede regionale.
Tali interventi saranno effettuati al termine di ciascun sopralluogo ispettivo su 165 aziende edili, individuate in base ai rischi desumibili dalle notifiche preliminari di cantiere e si svilupperanno nell’arco temporale di 1 anno in via sperimentale in vista di ulteriori sviluppi.
È la conferma che l’Azienda USL e gli altri attori coinvolti nel progetto continuino a credere in un approccio a 360 gradi alla prevenzione che viene quindi vista non solo in una ottica, pur doverosa, di ispezioni e controlli, ma in anche in una prospettiva di crescita culturale e di consapevolezza già promossa costantemente in questa Provincia con svariate iniziative di sensibilizzazione e promozione, prima fra tutte le “settimane della sicurezza sul lavoro” la cui prima edizione risale al 2007 e che riscuote tuttora un successo lusinghiero e crescente”.