Alatri – “Chiama papà, chiama papà”. Queste le urla strazianti della donna coinvolta nell’incidente avvenuto oggi, intorno all’ora di pranzo, in località Tecchiena Castello, sulla Provinciale Santa Cecilia.
Quel grido disperato si sente chiaramente in una diretta social. Diretta che l’uomo, che era alla guida dell’Audi che si è schiantata con la Nissan condotta dalla donna, stava trasmettendo su Facebook.
Dopo aver sorpassato un’utilitaria, si vede l’Audi accelerare sul rettilineo. Poi, in prossimità di una curva, invade l’altra corsia. In quel momento arrivava la donna con i suoi due figli in auto. Lo schianto frontale è violentissimo. La telecamera riprende il buio. Si sentono però chiaramente le grida. Il figlio più grande cerca la madre: “mamma, mamma”. La donna, disperata, urla: “Chiama papà”. Poi si rivolge alla figlioletta: “Amore, amore”. Sono immagini agghiaccianti. Un pugno nello stomaco.
Di lì a poco la macchina dei soccorsi è piombata sulla provinciale Santa Cecilia. I Vigili del Fuoco hanno estratto i feriti dalle lamiere della Nissan distrutta. La donna ed il figlio sono stati trasportati nell’ospedale di Alatri dai sanitari del 118. La figlia più piccola, che aveva perso conoscenza dopo l’impatto, è stata elitrasportata al Bambino Gesù di Roma per accertamenti. L’eliambulanza è atterrata in un terreno ai margini della strada. Al momento la piccola, fortunatamente, non sarebbe in pericolo di vita. Sotto shock la mamma ed il figlio più grande. Lievi escoriazioni per il magrebino, regolare in Italia, che era alla guida dell’Audi.
Sull’incidente sono ora in corso le indagini dei Carabinieri che in queste ore hanno acquisito il video. Una prova regina di quanto accaduto in quegli istanti drammatici. L’uomo rischierebbe pesanti accuse qualora le circostanze, evidenti nelle immagini, venissero confermate.
Le Forze dell’ordine dovranno fare il loro lavoro ma, intanto, tra coloro che hanno visto quelle immagini è montata la rabbia, più che comprensibile. Oggi ad Alatri si è sfiorata la tragedia e tutto questo non è accettabile. Non si può mettere a repentaglio la vita di una famiglia, di una mamma e dei suoi figli, per una diretta social.