Amaseno – Identificato e denunciato dai Carabinieri Forestali di Castro dei Volsci il responsabile dell’incendio che il recente 11 ottobre ha causato la distruzione della vegetazione su circa 300 ettari di terreno. Le fiamme hanno divorato interi uliveti, macchia mediterranea, bosco e sottobosco, una vasta area compresa tra il territorio comunale di Villa Santo Stefano, Amaseno e Castro dei Volsci.
Morti anche diversi animali le cui carcasse sono state ritrovate dopo lo spegnimento delle fiamme nella zona protetta sui monti Aurunci. Vigili del Fuoco e Protezione Civile avevano lavorato a lungo per tenere il fuoco lontano dalle abitazioni, dalle aziende agricole, dall’elettrodotto.
Si è risaliti all’uomo, un agricoltore di 63 anni residente ad Amaseno, a seguito di sopralluoghi, accurate perizie tecniche ed analisi funzionali eseguite dai Carabinieri di Amaseno e dai colleghi Forestali di Castro dei Volsci, che hanno permesso di stabilire il punto in cui è partito il maxi incendio, zona Porcini, e la natura dello stesso: un fuoco acceso per bruciare delle sterpaglie divenuto poi incontrollabile per via delle vegetazione secca e delle condizioni climatiche, temperature particolarmente calde e vento, debole ma costante, che hanno spinto ed alimentato il rogo sul monte Siserno, facilitandone l’estensione in breve tempo. Tutto ciò in barba all’ordinanza in materia di rischio incendi che il sindaco Ernesto Gerardi ha prorogato fino al 31 ottobre, con la quale si dispone l’assoluto divieto di accendere fuochi per bruciare resti di potatura o diserbare ed altri usi in agricoltura.