In Italia ogni anno annegano 400 persone: incidenti non solo al mare ma anche in laghi e torrenti

In Italia ogni anno – a fronte di circa 400 annegamenti (fatali) e di 800 ospedalizzazioni per annegamento – si contano circa 60.000 salvataggi (solo sulle spiagge), e più di 600.000 interventi di prevenzione da parte dei bagnini. La cifra è contenuta nel primo Rapporto dell’Osservatorio per lo sviluppo di una strategia nazionale di prevenzione degli annegamenti ed incidenti in acque di balneazione, istituito dal Ministero della Salute a cura di Fulvio Ferrara, Enzo Funari e Dario Giorgio Pezzini, di prossima pubblicazione.

Anche laghi, torrenti e stagni sono pericolosi: la media è di 78 decessi all’anno

Il Rapporto è incentrato sugli annegamenti lungo i litorali marittimi, ma riporta anche una prima analisi di questi incidenti nelle acque interne, esamina il ruolo del servizio di sorveglianza e salvataggio nelle spiagge italiane, e descrive la fisiopatologia dell’annegamento. Per “acque interne” si intende una grande varietà di corpi idrici: non solo fiumi e laghi, ma anche torrenti, canali, bacini artificiali, rogge, cave e stagni. Fra il 2016 e il 2021, in questi luoghi si sono registrati in media 78 decessi all’anno, un numero particolarmente alto, se si considera che vengono frequentati da un numero limitato di persone.

Negli anni ’70 gli annegamenti erano 1400 l’anno

In Italia, nei primi anni ’70, gli annegamenti erano quasi 1.400 all’anno, per andarsi poi a ridurre fino al valore di circa 400/anno alla fine degli anni ’90. Tra le cause che hanno prodotto questa riduzione degli annegamenti in Italia va annoverato senza dubbio l’apprendimento del nuoto, in genere nelle piscine, l’educazione alla sicurezza in acqua della popolazione, e, certamente, la crescente presenza dei bagnini e la loro maggiore professionalità.

Malori, correnti o incapacità a nuotare

Nel periodo considerato (2016 – 2021), ogni anno si sono registrati in media 26 annegamenti di persone che non sanno nuotare, con il 62% dei casi che ha interessato immigrati, e altrettanti per le correnti di ritorno; gli annegamenti improvvisi, ossia a causa di un malore, sono in media 58 per stagione balneare, circa 5 per attività sportive e poco meno per caduta in acqua.

Serve un piano di sicurezza

“I dati disponibili sugli annegamenti indicano la necessità di predisporre un Piano Nazionale per la Sicurezza delle Spiagge – spiegano gli autori -, come d’altra parte raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il Piano dovrebbe contenere, da un lato indicazioni per elaborare una regolamentazione normativa uniforme, specificando tra i vari aspetti gli ambiti di competenza istituzionale a livello nazionale e territoriale, e dall’altro delle misure di prevenzione di immediato approntamento come standard minimo necessario per le aree di balneazione su tutto il territorio nazionale”. – Fonte www.dire.it –

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l’intento di offrire al territorio “Una voce oltre la notizia”. Nasce dall’esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti…

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Antitrust, chiusa istruttoria su uova pasquali: Ferragni paga multa da 1,2 milioni

Le società di Chiara Ferragni verseranno 1,2 milioni di euro all’impresa sociale “I Bambini delle Fate”, come stabilito

Regione – Cadavere in decomposizione tra la vegetazione: la macabra scoperta

Roma - Il corpo rinvenuto a Castel Porziano. La vittima è un 48enne di origini peruviane scomparso da circa 10 giorni

Bestemmie davanti la chiesa dopo una manifestazione, individuati i responsabili: l’organizzazione si dissocia

Arpino - Giovani imprecano dinanzi ad una chiesa: l'organizzazione ed il parroco condannano e si dissociano dal vile comportamento

Travolta da un treno in corsa: dramma sulla Roma-Cassino

È accaduto poco dopo le 13 nel tratto compreso tra Valmontone e Colleferro. Polfer sul posto. Corse cancellate e ritardi

Truffe alle assicurazioni, dal suicidio di un avvocato la svolta nelle indagini: il sodalizio tradito dalle chat

Frosinone - Sette misure cautelari, 51 indagati. Il ruolo dei professionisti coinvolti e la svolta arrivata dopo il suicidio del legale

Frosinone – Frodi alle assicurazioni, nomi di spicco nell’inchiesta che fa tremare la provincia

Le indagini partite dal suicidio di un noto avvocato: per gli inquirenti, tutti i membri dell'organizzazione erano suoi ex collaboratori
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -