Pazienti fragili: al San Camillo di Roma il ‘Progetto Tobia’, Team Operativo Bisogni Individuali Assistenziali, si occupa della presa in carico diagnostica e clinico-assistenziale di persone con grave disabilità intellettiva. Un percorso dedicato a pazienti e famiglie che rientra all’interno della Rete DAMA, Disabled Advanced Medical Assistance. Proprio grazie a questo importante servizio arriva la testimonianza della famiglia di un paziente fragile che ha ricevuto cure ed assistenza. I genitori di Ilaria, portatrice di handicap, hanno voluto ringraziare pubblicamente con una lettera i sanitari dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini.
La lettera
“Dopo una necessaria quanto strenua ricerca, dovuta a pregresse esperienze traumatiche, nelle varie strutture sanitarie laziali, per effettuare un semplice prelievo di sangue a nostra figlia Ilaria, portatrice di handicap, siamo approdati al Progetto Tobia. Dobbiamo dire da subito e, come prima esperienza, che siamo rimasti colpiti dall’accoglienza umana, sensibile, coscienziosa e professionale che ci è stata riservata da TUTTI i responsabili nelle persone di Stefano, Natalia e Martina. – Scrivono i genitori di Ilaria nella lettera pubblicata dal San Camillo – Siamo rimasti davvero commossi da tanto amore, vicinanza e dedizione. Tant’è che per la prima volta (in 32 anni), nostra figlia non è collassata e non ha subito traumi. La ragazza ha addirittura espresso il desiderio di tornarci qualora dovesse ripetere altri esami. Detto questo ci sentiamo in dovere di ringraziare immensamente Stefano, Natalia e Martina per l’ottimo e umano trattamento riservatoci. Ci auguriamo che questo messaggio contribuisca alla replica e allo sviluppo di questo progetto in altre strutture su tutto il territorio nazionale poiché tanto beneficio apporterebbe alla nostra martoriata sanità. GRAZIE ANCORA DI CUORE”. P.s. gli angeli esistono!”