Storie di buona sanità quelle che arrivano dal San Camillo di Roma che condivide la testimonianza di Ilaria. Una paziente curata presso la struttura ospedaliera che ha voluto ringraziare con una lettera tutto il personale. “Dalle sue parole emergono l’umanità e la competenza della UOC di Otorinolaringoiatria diretta dal prof Gianluca Bellocchi, dove medici, infermieri e staff offrono non solo cura, ma anche ascolto e comprensione. – Commentano dal San Camillo – Dopo la diagnosi di ipoacusia improvvisa a luglio, Ilaria si è trovata a vivere un’esperienza di grande paura, affrontata però con il supporto instancabile del Dott. Mammarella e di tutto il team medico-infermieristico.
“In un mondo a volte disumano, ho trovato esseri umani meravigliosi”, scrive Ilaria, raccontando come il sorriso del Dott. Fulvio Mammarella e la premura dell’infermiere Alberto Battistelli l’abbiano accompagnata in ogni visita”. Dal Forlanini condividono la lettera di Ilaria che riportiamo integralmente.
La lettera di Ilaria
Buonasera. Sono Ilaria, paziente dell’Ospedale San Camillo, Padiglione Puddu. Volevo portare alla Vostra attenzione una cosa successa in questo periodo. A Luglio di questo anno mi è stata diagnosticata una patologia di Ipoacusia Improvvisa, ero molto spaventata perché dal giorno alla notte ero sorda da un orecchio. La mia dottoressa, otorino, di fiducia mi ha consigliato di recarmi presso l’ospedale dal Dott. Mammarella; ero molto spaventata, però mi sono sorpresa di come lui e tutto il suo staff mi abbiano accolta, rassicurata e di quanto non mi abbiano mai fatto sentire sola. In un mondo, alle volte, disumano, in quel reparto di Otorinolaringoiatra ho trovato esseri umani meravigliosi, mi hanno fatto sentire a casa e quando è stata l’ultima visita mi è dispiaciuto; per la prima volta in vita mia, mi dispiaceva non andare in ospedale a farmi visitare. Il Dott. Mammarella è di una dolcezza infinita, grande professionista, mi ha sempre tranquillizzata con un semplice sorriso o una semplice battuta, l’infermiere Alberto (purtroppo so solo il nome) è stato bravissimo, sapendo la mia fobia degli aghi, è stato veloce ed è stata la prima persona che non mi ha rotto una vena facendomi il prelievo; loro due sono stati meravigliosi ma tutto lo staff è stato carino e gentile. E’ un reparto funzionale, attrezzato, il pac che mi hanno fatto aprire comprendeva tante visite per capire cosa avessi e da cosa fosse scaturito, posso dire che è la prima volta che mi capita di scrivere una lettera di encomio per personale, reparto e anche per l’ospedale. Ringrazio per la cortese attenzione. Saluti. Ilaria”.