Raid russo sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk, nella regione di Donetsk. Sarebbero almeno 35 morti: due bambini tra le vittime. Lo ha riferito Tetiana Ihnatchenko, portavoce dell’amministrazione regionale di Donetsk alla tv ucraina aggiungendo: “Questa informazione è confermata dai soccorritori e dalla polizia per ora. I numeri saranno molto più alti”.
Il presidente Zelensky ha così commentato l’attacco: “Gli occupanti hanno colpito la stazione ferroviaria di Kramatorsk Point U, dove migliaia di pacifici ucraini stavano aspettando di essere evacuati… Circa 30 persone sono morte, circa 100 persone sono rimaste ferite in varia misura. Sul posto sono già presenti polizia e soccorritori. I russi disumani non abbandonano i loro metodi. Non avendo la forza e il coraggio di opporsi a noi sul campo di battaglia, stanno cinicamente distruggendo la popolazione civile. Questo è un male che non ha limiti. E se non viene punito, non si fermerà mai”.
Duro anche il commento su Twitter del presidente del Consiglio Ue Charles Michel: “È orribile vedere che la Russia ha colpito una delle principali stazioni usate dai civili che evacuano la regione dove Mosca sta intensificando il suo attacco. Condanno fermamente l’attacco indiscriminato di questa mattina contro una stazione ferroviaria di Kramatorsk da parte della Russia, che ha ucciso decine di persone e lasciato molti altri feriti. Questo è un altro tentativo di chiudere le vie di fuga per coloro che fuggono da questa guerra ingiustificata e causano sofferenze umane”.
Oggi la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen e l’alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell saranno a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Mentre il G7 annuncia nuove sanzioni economiche e finanziarie contro Mosca, l’Ue chiede un embargo totale sul gas e sul petrolio russi ed i 27 ambasciatori dei Paesi membri danno il via libera al quinto pacchetto di sanzioni Ue, che include tra l’altro il graduale embargo all’import di carbone russo.