“La città di Mariupol è sotto il controllo russo“. La notizia è stata comunicata dal ministro della Difesa della Russia Sergej Shoigu. Putin ha affermato che tutti coloro che si arrenderanno ai soldati russi saranno risparmiati. Il presidente russo ha poi commentato: “La liberazione di Mariupol è un successo”. Putin avrebbe anche annullato l’operazione per prendere d’assalto l’acciaieria di Azovstal a Mariupol, indicando la necessità di salvare le vite delle truppe ma ha chiesto che il sito industriale della Azovstal a Mariupol venga bloccato in modo che “non possa passare una mosca”
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha però messo in discussione che Mariupol sia caduta completamente in mani russe. Nelle prossime ore si attendono conferme o smentite anche da parte del presidente ucraino Zelensky.
La certezza, al di là di quello che arriva dalle varie fonti, è che in Ucraina la guerra continua. Si continua a combattere e a morire. Bombardamenti, stragi di civili, torture e fosse comuni. Il volto della guerra mostra ancora una volta la sua disumanità.
Negli obitori della regione di Kiev, secondo la testimonianza di un responsabile ucraino all’Afp, si trovano i corpi di oltre mille civili. “1.020 corpi di civili, unicamente civili, sono negli obitori della regione di Kiev”, ha detto la vice prima ministra Olga Stefanichyna parlando da Borodianka. Poi la denuncia che arriva dall’intelligence della Difesa Ucraina con un Tweet: “Gli occupanti isolano gli insediamenti catturati e sparano sui volontari”.