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Guerra in Ucraina, teatro bombardato a Mariupol: ci sono sopravvissuti

I civili sopravvissuti al bombardamento escono dal teatro di Mariupol. Mosca nega ogni responsabilità sul raid

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Guerra in Ucraina, sopravvissuti escono dalle macerie del teatro di Mariupol bombardato ieri: “Dopo una terribile notte di incertezza la mattina del ventiduesimo giorno di guerra, finalmente buone notizie da Mariupol. Il rifugio antiaereo ha resistito. La gente sta uscendo viva dalle macerie!” – Lo scrive in un post sulla sua pagina social il deputato ucraino Serhiy Taruta.

Poco prima Belkis Wille, referente di Human Rights Watch, aveva comunicato: “Finché non ne sapremo di più, non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nell’area del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili“.

Human Rights Watch precisa di “non essere stato in grado di contattare telefonicamente nessuno a Mariupol il 16 marzo per determinare se i civili avessero lasciato il teatro immediatamente prima dell’attacco”.

Il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo, ha invece affermato: “Mariupol prima era una città di 400.000 mila persone, da tre settimane è in condizioni di sopravvivenza senza acqua, corrente elettrica. Viene colpita da missili in continuazione, anche i convogli umanitari vengono bombardati. Si stima che le perdite civili siano 20 mila. Ieri è stato bombardato il teatro della città dove si rifugiavano 1200 donne e bambini. C’erano segnali che all’interno c’erano i bambini, ma il mostro ha colpito lo stesso”.

Dure critiche all’attacco arrivano dal governo britannico di Boris Johnson. Tramite James Cleverly, numero 2 del Foreign Office, intervistato da vari notiziari a nome dell’esecutivo, il governo ha definito l’attacco “un evidente violazione del diritto internazionale”. Aggiungendo che: “sembra essere stato un attacco deliberato contro un obiettivo civile” frutto di un bombardamento aereo russo”.

Da Mosca smentiscono ogni responsabilità. Il Cremlino ieri ha ieri attribuito il raid alla milizia ultranazionalista ucraina del battaglione Azov.

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