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Guerra in Ucraina, nuovo coprifuoco a Kiev da stasera

Intanto Mariupol è una città spettrale. La più colpita dall'inizio dell'invasione russa. "Un immenso crimine di guerra"

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La guerra in Ucraina continua. Notte di bombe su Kiev che annuncia un nuovo coprifuoco. Il sindaco di Kiev ha, infatti, annunciato che nella capitale e nella regione scatterà un nuovo coprifuoco di 35 ore, da stasera a mercoledì mattina.

Intanto Mariupol è una città spettrale. Con il 90% degli edifici residenziali distrutto dai bombardamenti russi. A Mariupol le bombe degli invasori cadono ogni dieci minuti e oltre ai carri armati e all’artiglieria, la città è bombardata da navi da sbarco russe: lo afferma il vice comandante del reggimento Azov, come riportato da Ukrinform. Secondo il consiglio comunale di Mariupol, alcuni residenti del distretto della Rive Gauche di Mariupol vengono deportati con la forza in Russia e i loro passaporti vengono confiscati. Mentre, secondo Iryna Vereshchuk, vice primo ministro ucraino, già 45.000 persone sono riuscite a lasciare Mariupol assediata.

Drammatica la testimonianza di una cittadina di Mariupol che ha scritto sul suo profilo Facebook: “Sono sicura che morirò presto. È questione di giorni. In questa città tutti aspettano costantemente la morte. Vorrei solo che non fosse così spaventosa”. Parole che mettono i brividi riprese e diffuse su Twitter dalla giornalista ucraina del Kiev Indipendent Anastasiia Lapatina. Mariupol diventa la città “simbolo” di questa guerra, la più martoriata dall’inizio dell’invasione russa. Impossibile qualunque corridoio umanitario, mentre continuano a fallire gli sforzi per raggiungere Mariupol con scorte umanitarie. 

Mariupol non si arrende

Kiev ha respinto ieri sera la richiesta di Mosca di consegnare la città di Mariupol. “La resa non è un’opzione – ha dichiarato la vicepremier Iryna Vereshchuk- l’Ucraina chiede che le forze russe consentano immediatamente un passaggio sicuro per l’evacuazione dei civili”. Il ministero della Difesa russo , in una lettera, sosteneva però che avrebbe stabilito un corridoio umanitario solo se Mariupol si fosse arresa.

“Quello che sta accadendo a Mariupol è un immenso crimine di guerra, qualcosa di orrendo, lo dobbiamo condannare in modo netto, la città è completamente distrutta”, ha detto l’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell.

Intanto, i negoziati di oggi tra le delegazioni ucraina e quella russa sono durati un’ora e mezzo e continuano nel formato dei gruppi di lavoro. Secondo quanto riferisce la Tass, non sono state fornite ulteriori informazioni sull’andamento dei colloqui.

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