Una vera e propria bufera giudiziaria quella che potrebbe abbattersi sull’ente provinciale di Frosinone e su società partecipate, se la procura di Cassino dovesse accertare presunti illeciti su attività di assunzione e gestione delle stesse.
L’acquisizione degli atti avvenuta due giorni fa all’interno di palazzo Jacobucci, sede dell’amministrazione provinciale, e in particolar modo presso gli uffici del presidente Luca Di Stefano, è stata richiesta dal sostituto procuratore della Repubblica di Cassino, Alfredo Mattei, che ha delegato la Guardia di Finanza della città martire.
Personale in borghese, stando a quanto emerso, avrebbe quindi preso visione di tutti i documenti riguardanti le assunzioni avvenute all’interno dell’Apef, società partecipata che si occupa di ambiente per conto dell’amministrazione provinciale.
C’è il sospetto che si tratti di assunzioni avvenute in cambio di favori elettorali. Ma ovviamente la circostanza è tutta da accertare. L’inchiesta che è stata avviata da poche settimane scaturisce da un’altra importante indagine, che oramai da mesi tiene impegnati i finanzieri e che riguarderebbe una cooperativa sociale che si occupa di formazione in tutta la provincia di Frosinone.
Un’inchiesta che nei mesi scorsi ha portato il magistrato cassinate a chiedere una proroga ora in fase di scadenza. Ciò che è emerso dalle indagini e dai documenti acquisiti nel corso dei mesi da parte dei finanzieri di Cassino, non è dato saperlo. Unica cosa certa è che da questa prima indagine è stata poi avviata la seconda che potrebbe vedere coinvolti autorevoli esponenti della politica nostrana. Si attendono sviluppi importanti che potrebbero arrivare a breve.