Una lettera scritta dal Dott. Gustavo Spadetta, Responsabile del Coordinamento donazione prelievi d’organo e trapianti del Policlinico Umberto I, nella quale lo stesso racconta una storia di vite restituite, di rinascita. A condividere le sue parole è la stessa struttura sanitaria.
“Volevamo informare che ad inizio marzo abbiamo coordinato una donazione di organi e tessuti in terapia intensiva pediatrica, da un bambino di sei anni i cui genitori non hanno permesso alla disperazione di avere la sopraffazione sull’amore verso la vita, verso la speranza, verso la convinzione di ciò che è giusto fare nonostante tutto. I giovani polmoni hanno ridato respiro ad un paziente pediatrico di Bergamo, il cuore ed il fegato del nostro piccolo donatore hanno salvato la vita ad un bimbo e ad un neonato di Torino; grazie ai reni prelevati, due bambini di Padova e Genova hanno riacquistato una vita piena; chi riceverà le cornee donate recupererà la vista per sempre. Questo delicatissimo processo donativo, impegnativo dal punto di vista emotivo tanto quanto quello organizzativo, è stato possibile ed ha avuto un successo riconosciuto a livello nazionale, grazie al senso del dovere, alle capacità e spirito di collaborazione di tutte le figure professionali coinvolte, in primis il personale, i medici e la responsabile della terapia intensiva pediatrica, i radiologi, i cardiologi ed i componenti del Collegio medico, tutto il personale del Dea, infermieri e anestesisti”. – Ha scritto il dottor Spadetta.
“Abbracciamo, riconoscenti e commossi, i genitori del piccolo per la loro generosità e il loro altruismo che hanno reso possibile la salvezza per tanti”. Un esempio da seguire perché la donazione, nonostante il grande dolore della perdita, può salvare tante altre vite.