Nella giornata di ieri, 24 aprile, è stata celebrata la “Giornata mondiale della meningite”. Una data dedicata appunto alla sensibilizzazione contro la meningite, una condizione grave causata da virus, batteri, che attaccano le meningi, le membrane che avvolgono e proteggono il cervello e il midollo spinale. In particolare, le forme batteriche possono causare complicazioni fatali, specialmente quando associate alla sepsi meningococcica.
È essenziale informare sulle caratteristiche della meningite e sull’importanza delle vaccinazioni, offerte dal servizio sanitario pubblico. – Fanno sapere dalla Asl di Frosinone – Questa giornata offre l’opportunità di spiegare le varie forme della malattia, i rischi associati e di promuovere la vaccinazione, che riduce significativamente i casi gravi e fatali. La meningite può colpire chiunque ma è più comune nei bambini, negli adolescenti, nei giovani adulti e nelle persone con il sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) indebolito.
La forma più comune è quella di origine virale, di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di 7-10 giorni. La meningite di origine batterica è molto più grave e, se non diagnosticata e curata rapidamente, può portare anche alla morte. La meningite causata da funghi si manifesta in particolar modo nelle persone che hanno il sistema immunitario indebolito. Il periodo di incubazione della meningite varia a seconda del microrganismo che l’ha causata. Nel caso di meningite batterica, va dai 2 ai 10 giorni, per la forma virale dai 3 ai 6 giorni. La meningite è contagiosa solo durante la fase acuta in cui si manifestano i disturbi (sintomi) e nei giorni immediatamente precedenti la loro comparsa.
L’identificazione del microrganismo responsabile è effettuata mediante esame microbiologico (esame diretto, saggi colturali o molecolari) di una piccola quantità di liquido cerebrospinale (liquor) che è il liquido nel quale sono immersi il cervello e il midollo spinale, prelevato mediante un ago, inserito nella regione lombare della colonna vertebrale (puntura lombare). Il riconoscimento del microrganismo responsabile della meningite può, in caso di meningite batterica, essere eseguito anche su un campione di sangue. Quando si presentano sintomi strani è sempre bene rivolgersi immediatamente al proprio medico.