Mentre oggi si festeggia la Giornata internazionale dei consumatori, in Italia si registra un grave deficit di protezione per gli utenti, con un drastico aumento dei costi a carico dei cittadini determinati da disservizi, reclami e contenziosi. Lo afferma Consumerismo No profit in occasione della Giornata mondiale dei consumatori.
“I consumatori continuano a rappresentare la parte debole della filiera nonostante le innumerevoli associazioni, autorità e divisioni nate negli anni – spiega il presidente Luigi Gabriele –. L’ultimo passo indietro si registra con la recente introduzione dei costi di recesso per gli utenti che intendono scegliere una fornitura di energia o gas a prezzo fisso. Un vero e proprio balzello che tutti gli operatori stanno applicando a chi recede anticipatamente dai contratti di fornitura, e che può arrivare a costare anche 100 euro a utenza”.
Gli ultimi dati di Arera riferiti al 2021, quindi prima dello scoppio della crisi energetica, registravano nel settore elettrico un tasso di cambio fornitore per i clienti domestici del 17,1%, di cui 12,5% solo nel mercato libero – ricorda Consumerismo – Le richieste presentate ad Arera per la risoluzione di contenziosi tra utenti e società energetiche sono letteralmente esplose passando dalle 10.500 del 2017 alle oltre 21.000 nel 2022.
Proprio per aiutare i consumatori a risolvere i problemi con le aziende i luce e gas Consumerismo No Profit lancia oggi +TUTELA, un servizio che prevede consulenze gratuite in vista della fine del mercato tutelato.
“Attraverso un semplice link (https://associazione.consumerismo.it/sportelloenergia/) i consumatori che non sanno leggere il loro contratto e le loro bollette, oppure comprendere se l’offerta attiva è in linea con il mercato, o ancora capire la correttezza delle loro fatture, possono ottenere risposte e l’orientamento necessario” – dichiara Giovanni Riccobono, coordinatore del progetto di Consumerismo +TUTELA.”