Home Attualità “Gemellaggio storico culturale” tra Trevi nel Lazio e Trevi nell’Umbria, la cerimonia

“Gemellaggio storico culturale” tra Trevi nel Lazio e Trevi nell’Umbria, la cerimonia

Un momento simbolico che ha unito i due paesi che rappresentano due gioielli di grande bellezza storica, ambientale e culturale

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Alle ore 11.00 di sabato scorso, nell’ambito della manifestazione “Trevi and Trevi una banda per ogni Città”, presso la Piazza Garibaldi a Trevi nell’Umbria (PG) si sono incontrate le bande musicali rispettivamente di Trevi Nell’Umbria e Trevi nel Lazio. L’incontro, a cui hanno partecipato i Comandanti Provinciali di Frosinone e Perugia, Col. Gabriele Mattioli ed il Col. Sergio Molinari, è stato preceduto dal saluto, presso la sala consiliare, del Sindaco di Trevi nell’Umbria Ferdinando Gemma al Sindaco di Trevi Nel Lazio, Avv. Silvio Grazioli. E’ stato un momento storico che ha unito i due paesi, che con lo stesso nome rappresentano due gioielli di grande bellezza storica, ambientale e culturale nelle rispettive regioni dell’Umbria e del Lazio.

Infatti tanti sono i particolari che uniscono i due centri. Trevi Nel Lazio storicamente è stata una delle più importanti città sottomesse dai romani per oltre 3 secoli prima di Cristo. Una città che mantenne a lungo il suo prestigio, tanto che persino Plinio il Vecchio nel 79 d.C. cita Treba Augusta come municipio romano. Trevi vanta uno dei castelli meglio conservati della Valle dell’Aniene e tra l’altro si tratta di un edificio con una storia interessante, che passò di proprietà da Papa Alessandro IV a suo nipote Rinaldo de Rubeis fino a Papa Urbano IV. 

Trevi nell’Umbria, di origine romana, invece, è un suggestivo borgo di medievale, posto sopra un poggio a 412 metri d’altezza, dalla vaga forma di cono, alle cui pendici sono adagiati splendidi uliveti. E’ stato inserito tra i “Borghi più belli d’Italia” e fu di ispirazione anche per Leopardi che vi dedicò alcuni versi. L’abitato di Trevi si estende dalla sommità del colle, occupandone un intero versante, per poi discendere poi verso una vasta piana ove, tra campagne coltivate, scorre il fiume Clitunno, costeggiato a sua volta dalla Via Flaminia.

Tante sono le caratteristiche che uniscono i due centri, tanto che sono stati insigniti entrambi della “Bandiera Arancione”, ovvero il riconoscimento del Touring Club d’Italia che certifica l’unicità dei due centri per bellezza, accoglienza, servizi ed accessibilità. Dunque, sabato, si è concretizzato un “gemellaggio storico-culturale” che porterà, nel futuro, ad analoghe e nuove, oltre che produttive, iniziative sinergiche tra le due realtà comunali. Nel corso dell’evento, le due bande hanno eseguito diversi brani musicali, chiudendo l’esibizione con un’emozionante esecuzione dell'”Inno di Mameli”.

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