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Furiosa lite, feriti gravemente due giovani fratelli. Nessuno è intervenuto per fermare la violenza

Arpino - La lite è stata "spostata" all'esterno della location dove si era tenuto un evento. Alcuni giovani sono stati picchiati a sangue

Immagine di repertorio
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L’episodio si è verificato nella notte, dopo le 02:30, nei pressi degli impianti sportivi comunali dove si era tenuta un’iniziativa ricreativa che ha visto coinvolti diversi giovani del comprensorio. Per una corretta informazione è doveroso specificare che durante l’evento non si è verificato alcun contrasto: i numerosi ragazzi che hanno partecipato alla serata si sono divertiti in maniera consapevole, sotto l’occhio vigile degli operatori incaricati per attività di controllo e servizio di sicurezza.

Al termine della kermesse alcuni giovani, riconosciuti dai presenti come residenti ad Isola del Liri, all’esterno degli impianti sportivi, hanno iniziato ad insultare e spintonare un paio di coetanei di Arpino i quali non hanno ceduto alle loro provocazioni. Nonostante ciò è stato un attimo per passare alle mani. La lite è degenerata in pochi secondi, sono volati pugni, sferrati con una violenza inaudita e gratuita. Tre ragazzi di Arpino sono poi stati circondati dal “gruppo” più nutrito che ha picchiato senza alcun motivo. Chi ha assistito racconta di un elemento in particolar modo, che si avvicinava ai giovani già a terra, tirava cazzotti in volto e sulla testa e poi si allontanava compiaciuto, sorridente, per poi tornare ad assalire ancora, tra l’incitazione degli amici. Ad avere la peggio due fratelli di Vignepiane, entrambi sopra i 20 anni. Il più piccolo si è trovato nella mischia per difendere un amico, l’altro, il maggiore, vedendo il fratello in difficoltà è accorso facendogli scudo con il suo stesso corpo: è stato aggredito con diversi colpi alla testa, tutti violenti, senza riuscire a proteggersi, nemmeno a dare una spinta per allontanare così tanta cattiveria.

I ragazzi di Vignepiane sono stati condotti in Pronto Soccorso: l’uno ha riportato la frattura di uno zigomo, la lacerazione di un labbro e diverse tumefazioni al viso. Il più grande è stato sottoposto a TAC per accertare l’assenza di trauma cranico. Accanto a loro i genitori, preoccupatissimi. Sotto shock gli amici che hanno assistito alla disumana aggressione, impotenti hanno chiesto aiuto, urlando, invocando l’intervento della security: a loro è stato risposto “non possiamo intervenire”. E senza entrare nelle dinamiche delle “competenze”, viene spontanea una domanda: è vero che la lite è stata spostata all’esterno della location dove si era svolto l’evento ma, umanamente, si riesce davvero a rimanere indifferenti davanti ad un gruppo che pesta a sangue tre ragazzi? Con tutti gli episodi di cronaca degli ultimi tempi che testimoniano quanto la ferocia e la sopraffazione siano una frequente? E se uno dei giovani fosse perito sotto le botte degli “animali” che li hanno assaliti? È già successo anche in questa provincia.

Sul posto si sono portati i Carabinieri quando già la rissa era cessata. Un episodio che lascia l’amaro in bocca: è evidente quanto le giovani generazioni, i nostri figli, siano costantemente esposti alla violenza, diretta o indiretta: diretta di chi la subisce, indiretta di chi assiste e ne rimane sconvolto. È sconcertante constatare che ci siano ragazzi che non sono in grado di divertirsi ed, evidentemente avariati dalla rabbia che si portano dentro, non cerchino altro che un pretesto per poter sfogare la propria prepotenza, la propria disumanità, il proprio disagio.
(immagine generica)

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