Funerali Papa Francesco, in migliaia a San Pietro: fedeli dalla Ciociaria per l’addio al Pontefice

Dalla provincia di Frosinone a San Pietro, migliaia di fedeli ciociari presenti ai funerali di Papa Francesco per dirgli grazie e addio

Già delle prime ore della mattina, sono migliaia i fedeli in cammino verso San Pietro lungo via della Conciliazione. Ai lati i maxi schermi per permettere a tutti di seguire i funerali del Papa. Il mondo intero oggi si fermerà per l’addio a Papa Francesco.

Tra le oltre 200.000 persone presenti, una significativa rappresentanza è giunta dalla provincia di Frosinone. Fedeli provenienti da Sora, Veroli, Isola del Liri, Ceccano, Ferentino, Cassino e molte altre località ciociare hanno affrontato viaggi notturni in pullman e treno per essere presenti a questo momento storico.

Nei giorni precedenti, oltre 250.000 persone hanno reso omaggio alla salma di Papa Francesco, esposta nella Basilica di San Pietro. La partecipazione è stata così numerosa che la Basilica è rimasta aperta fino a tarda notte per consentire a tutti di salutare il Pontefice. In Vaticano riuniti i potenti della terra. Una cerimonia religiosa che si intreccia con i grandi eventi del mondo.

Sul sagrato della Basilica di San Pietro, oggi, 26 aprile, la liturgia presieduta dal decano del collegio cardinalizio, il cardinale Re, con 980 concelebranti fra cardinali, vescovi e sacerdoti. Davanti l’altare, l’icona della Salus Populi Romani tanto cara al compianto Pontefice. Al termine della celebrazione la tumulazione nella Basilica di Santa Maria Maggiore.

La cerimonia funebre

Le 6 preghiere dei fedeli vengono lette in francese, arabo, portoghese, polacco, tedesco e cinese e dopo la Comunione si svolgono l’Ultima commendatio, l’ultima raccomandazione a Dio perché accolga l’anima del defunto nella gloriosa comunione dei santi, e la Valedictio, il commiato, ossia l’ultimo saluto prima della sepoltura, con la Supplica della Chiesa di Roma cui segue l’orazione pronunciata dal cardinale Baldo Reina, vicario generale per la diocesi di Roma, e, in greco, la Supplica delle Chiese Orientali, e la successiva orazione del patriarca di Antiochia dei greco-melchiti Youssef Absi. Al termine, il cardinale Re asperge con l’acqua benedetta e incensa il feretro, che infine viene portato nella Basilica di San Pietro e da lì, con un corteo funebre, nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la sepoltura. Il corteo esce dallo Stato della Città del Vaticano dalla Porta del Perugino poi attraversa la Galleria Principe Amedeo di Savoia-Aosta e prosegue lungo corso Vittorio Emanuele. Giunto a piazza Venezia, svolta su via dei Fori Imperiali arriva al Colosseo e continua su via Labicana e via Merulana, fino a raggiungere piazza Santa Maria Maggiore. 

La tumulazione nel loculo della navata laterale della basilica liberiana, tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza, è preceduta dal canto di 4 salmi e accompagnata da 5 intercessioni, poi viene intonato il Padre Nostro. Dopo la preghiera finale, sulla bara contenente le spoglie di Papa Francesco vengono impressi i sigilli del cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa, Kevin Joseph Farrell, della prefettura della Casa Pontificia, dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Romano Pontefice e del Capitolo Liberiano. Conclusi questi gesti, il feretro viene deposto nella tomba e asperso con l’acqua benedetta mentre viene intonato il Regina caeli. Poi l’ultima formalità: il notaio del Capitolo Liberiano redige l’atto autentico che fa fede dell’avvenuta tumulazione e lo legge ai presenti. Lo firmano, quindi, il cardinale camerlengo, il reggente della Casa Pontificia, monsignor Leonardo Sapienza, dal maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, monsignor Diego Ravelli e infine il notaio. (Vatican News).

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