Dopo esser fuggito da una comunità terapeutica sita a Terni, il 39enne si è recato presso l’attività gestita dalla sorella dove ha intimidito sia lei che il padre. L’uomo, tossicodipendente, seguito in comunità a Terni per disintossicarsi e riabilitarsi, ha raggiunto l’esercizio della sorella ad Alatri pretendendo soldi: al rifiuto dei familiari il 39enne ha dato in escandescenze. Alle urla ed agli insulti sono seguite le minacce di morte nei confronti del padre e poi, con una tanica di benzina in una mano e nell’altra un accendino, ha dichiarato di voler dare fuoco al locale. Il papà ha tentato di calmarlo ma, di contro, è stato strattonato e spintonato finché non è caduto a terra.
Allertati i Carabinieri, non appena giunti sul posto, l’uomo ha provato a resistere, aggrappandosi al montante della vettura dei militari per non essere inserito nell’abitacolo. Espletate le formalità, il sostituto procuratore di Frosinone ha chiesto il giudizio con decreto immediato per il 39enne, l’udienza è stata fissata al 21 dicembre prossimo. A seguito della convalida dell’arresto, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari presso la stessa comunità da dove era fuggito. A causa della sua dipendenza, il 39enne non è nuovo a circostanze similari, già in passato era stato protagonista di episodi in cui aveva manifestato violentemente la sua rabbia e per cui il giudice aveva disposto, in alternativa al carcere, proprio la comunità terapeutica. *Di Sara Pacitto