Frosinone – Il carnevale finisce nel caos al rione Giardino. Tutto sembrava essere filato liscio con una giornata di festeggiamenti nel segno della tradizione ma quando è arrivato il momento di bruciare il fantoccio del “Re Carnevale” che, nel caso specifico di Frosinone, a partire dal 1800, è rappresentato dal generale francese Jean Antoine Étienne Vachier, detto Championnet, è calato il gelo. Ogni anno, per chi non lo sapesse, un fantoccio vestito da generale francese, satollo e sbronzo, viene festeggiato e poi dato alle fiamme alla fine della giornata. Ma quest’anno è stato vietato. Per questioni di “ecologia” – sembrerebbe per l’ordinanza che vieta l’accensione di fuochi all’aperto – gli amministratori locali, sindaco e assessori, hanno comunicato che nessun fantoccio sarebbe stato bruciato. A quel punto è stato il caos. Fischi e contestazioni da parte delle centinaia e centinaia di persone che attendevano il tradizionale momento.
L’intervento delle Forze dell’ordine evita il peggio
Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco, che erano sul posto per assicurare l’ordine pubblico e lo svolgimento della manifestazione in sicurezza, hanno subito compreso che si sarebbe potuta verificare una situazione di serio pericolo. La folla era letteralmente insorta e, tra fischi e grida, ha tentato di portar via il fantoccio per darlo alle fiamme nonostante il divieto. Il parapiglia ha coinvolto numerosi presenti mentre organizzatori e amministratori locali, dal palco, cercavano di placare la platea. Tutto inutile. Le parole del sindaco Mastrangeli che spiegava le ragioni della decisone sono state sopraffatte da fischi e contestazioni. Solo l’intervento delle Forze dell’ordine ha evitato il peggio. Per questioni di ordine pubblico, dopo momenti concitati, è stato dato il via libera da parte del Dirigente di O.P. della Polizia di Stato, il Commissario Gianluca Di Trocchio, all’accensione del fantoccio, altrimenti sarebbe stato impossibile fermare una folla che era ormai inferocita. La situazione è stata così riportata alla calma evitando una vera e propria rivolta.
La circostanza potrebbe sembrare esilarante se non fosse che davvero si è rischiato un concreto pericolo per tutti i presenti, compresi tanti bambini. Va bene la salvaguardia dell’ambiente, è giusto e doveroso in una città alle prese con l’inquinamento cronico, ma che la folla si sarebbe rivoltata davanti ad una simile decisione era abbastanza prevedibile. Perché allora non comunicarla prima? Magari quando è stato presentato il programma del Carnevale?