Giovedì 30 gennaio il comitato Fontana Unica a Frosinone ha organizzato un flash mob per segnalare diverse criticità al Comune, che sembra non ascoltare le loro istanze da mesi.
A lanciare il messaggio d’allarme il portavoce Massimo Minotti, presidente del comitato, che ha richiamato all’appello tutti i residenti della zona. Minotti spiega come il Comune debba rivedere numerose scelte in quella zona. Tra le proposte c’è la rivisitazione della viabilità, che da tempo arreca danni al traffico, comportando anche un innalzamento delle polveri sottili di tipo pm10. Parametri oltre la soglia monitorati attraverso da rilevatori installati dai residenti del comitato che certificano un tasso molto più alto di inquinamento rispetto alle altre zone della città.
I cittadini residenti non chiedono tanto, chiedono una riapertura del doppio senso di marcia su tutta via Marittima, che comporterebbe una riduzione sicuramente significativa del traffico. E poi ancora di dotare la strada per Fontana Unica di marciapiedi, prima ancora che di piste ciclabili, le quali a detta dei residenti risultano pericolose e in corrispondenza con le uscite dei veicoli e dei cancelli delle abitazioni.

No a battaglie politiche, sì al confronto
Ad accompagnare il grido di protesta, numerosi consiglieri comunali, tra cui Giovanni Bortone, che segnala – come confermato dal presidente del comitato- la mancanza di ascolto da parte del Comune. Bortone spiega come più volte anche a lui sia capitato di voler confrontarsi con gli assessori e con il sindaco invano. Così neppure le esigenze dei residenti della zona sarebbero state accolte, nonostante spiega Minotti: “ci siano state diverse segnalazioni e prove per un confronto democratico”.
Presente anche Angelo Pizzutelli, consigliere di opposizione: “Queste battaglie – ha detto – non rappresentano battaglie di destra o di sinistra ma della gente, poiché appartengono alla vita di tutti coloro che hanno diritto a vivere in un luogo consono”.
Avanzata poi la richiesta per costruire una vera pista alternativa per i residenti, che passi anche sulle sponde del fiume Cosa. Ad accompagnare il grido di protesta anche l’associazione Medici di famiglia per l’Ambiente con la dottoressa Marzia Armida che ha segnalato la forte esigenza di intervenire il prima possibile “per i dati sconvolgenti della nostra provinca in termini di inquinamento”.
Presente anche il gruppo che fa riferimento ad Anselmo Pizzutelli e i consiglieri di FutuRa, Giovambattista Martino, Teresa Petricca e l’ex assessore Alessandra Sardellitti.
La speranza è che questo grido di allarme non resti inascoltato, ma che ottenga il prima possibile uno spiraglio di attenzione. Perché non è nascondendosi dentro le camere dei palazzi che si ottengono delle soluzioni e si amministra, ma è solo attraverso il confronto che si può arrivare ad accordi e scelte a misura dei cittadini. Certe questioni a volte non hanno un colore politico e non devono essere macchiate da identità partitiche. Perché il diritto dei residenti di Fontana Unica a vivere in tranquillità non fa riferimento né alla destra né alla sinistra.