Natale porta una maggioranza sempre più risicata e sempre più legata ai numeri d’aula per il sindaco Riccardo Mastrangeli, un presidente del Consiglio comunale, Max Tagliaferri, che si astiene su tutte (o quasi se si eccettua quella che finanzia l’area vasta) le delibere portate in Consiglio dall’assessore al Bilancio Adriano Piacentini, ed un passo in avanti verso l’Unione dei Comuni (o la Grande Frosinone). Certo, per ora siamo alla prima pietra dell’area vasta: ma l’obiettivo è quello di aggregare una città intercomunale da 120mila abitanti in grado non solo di attingere direttamente ai fondi europei ma soprattutto di contare di più a livello regionale, diventando di fatto la seconda realtà urbana, dopo Roma, con cui fare i conti. O comunque una realtà tale da competere con Latina ad armi pari. Parliamo dell’ultimo consiglio comunale del capoluogo e del fatto che sulle variazioni di bilancio il numero dei voti favorevoli si è fermato a 16. Il presidente dell’assise sulle pratiche finanziarie è salito sull’aventino, e l’opposizione non è mai andata oltre i 4 “no”. Fra molte assenze: ben 12 tra i 5 dell’appoggio esterno, Gruppo Futura e altri 4 esponenti della minoranza.
Previsti 20 centesimi a residente per l’ufficio che intercetterà fondi Ue
Di Area Vasta si è parlato in due riprese. Al punto 5, quando Piacentini ha annunciato di aver previsto per l’istituzione dell’Ufficio Europa 8790 euro per il 2024 e altrettanti per il 2025. “Ovviamente questa unica ratifica vedrà il voto favorevole del gruppo che rappresento – ha subito precisato Vincenzo Iacovissi, socialista alla presidenza della Commissione Area Vasta -. Questa delibera di variazione di bilancio è, infatti, propedeutica all’apertura dell’Ufficio Europa. Senza copertura finanziaria non sarebbe stato possibile procedere e noi abbiamo previsto un importo iniziale estremamente contenuto di 20 centesimi ad abitante. Cifre ridotte ma che nel bilancio devono trovare diritto di cittadinanza. Un atto propedeutico e necessario perché la convenzione abbia sostegno finanziario”.
Il dem Norberto Venturi ha ricordato: “Siamo stati un gruppo politico che ha sempre sostenuto le ragioni e la necessità di creare una relazione forte con i Paesi circostanti per avere l’unica possibilità che c’è di creare una realtà economica più forte e incisiva nell’ambito regionale. Siamo favorevoli alla ratifica”. Risultato 20 voti favorevoli ed uno contrario.
Da 10 Comuni ok alla convenzione in attesa che aderisca anche Ceccano
Seconda parte e ok definitivo all’Area Vasta al punto 7 con l’approvazione dello Schema di Convenzione per la Costituzione di un Ufficio Europa Intercomunale per il Supporto Tecnico e la Collaborazione nell’Accesso alle Risorse Europee. “Oggi è una giornata importante per la nostra città e per le città vicine – ha scandito il sindaco Mastrangeli – che hanno approvato in giunta lo schema di delibera per andare sul percorso dell’area vasta. Si tratta di Alatri, Arnara, Ferentino, Morolo, Patrica, Pofi, Supino, Torrice, Veroli, e aspettiamo il comune di Ceccano quando uscirà dal commissariamento. Era anche nel programma elettorale di altri candidati a sindaco come Iacovissi e Marzi, la costituzione dell’area vasta che prevede un’aggregazione di comuni per arrivare a superare i 50mila abitanti. L’ho fortemente voluto nel mio programma. È vero che abbiamo ricevuto fondi europei ma sono stati tutti mediati dalla Regione. Quando ho avuto la possibilità di captare risorse dirette è stato impossibile perché la città di Frosinone ha 46mila abitanti e non supera i 50mila. Siamo quindi stasera a mettere la pietra d’angolo dell’area vasta. Mi dispiace che non ci siano stasera i consiglieri rappresentanti di altri partiti. Si decolla verso una prospettiva diversa per la nostra città e per le città vicine”. Da parte siua Vincenzo Iacovissi ha ammesso: “Prendo la parola con un filo d’emozione cosiderato il lavoro svolto, molto impegnativo e denso, che ci ha visto impegnati come commissione per oltre 2 anni. Ci siamo dedicati con grande attenzione a tutti gli aspetti, cercando di camminare sulle uova nell’approccio con gli altri Comuni. Dall’ottobre 2022 abbiamo avviato il lavoro. Io ho un’idea molto avanzata che punta ad un’unione dei Comuni. Altri avevano idee diverse. Abbiamo messo insieme tutte le sensibilità, impostando il lavoro in maniera certosina”.
Iacovissi: comitato dei sindaci e consulenze Anci, niente carrozzoni
“Di carrozzone non c’è nulla – ha puntualizzato ancora Iacovissi -. Ad esempio la cifra è modesta per le casse comunali: 20 centesimi ad abitante. Plafond minimo di partenza. C’è il comitato dei sindaci della convenzione che è organo di indirizzo politico per attingere ai fondi europei. Abbiamo già attivato un canale preferenziale con Anci che ci fornirà un supporto per lo start up e le somme che vanno in bilancio consentiranno consulenze e sostengo nella fase iniziale per consentire la partecipazione ai primi bandi. Per ricevere anche le prime somme necessarie non solo per raggiungere gli obiettivi ma anche per autofinaziare la struttura. Spendere 8mila su tre anni è, infatti, lo scenario peggiore in cui la convenzione non produca risultati. Ma, dopo il primo anno, se intercetteremo finanziamenti europei, una quota parte servirà a coprire le spese istruttorie necessarie per sostenere il progetto”. Iacovissi ha citato in conclusoone Pietro Nenni: “Riconvocati i sindaci in maniera collegiale. 21 febbraio, 12 giungo e 16 settembre, recepito contributi comuni e stendere schema di convenzione. Pietro Nenni: “Fai ciò che devi, accada quel che può accadere”. Norberto Venturi ha sottolineato come l’Area Vasta sia, al di là dell’accesso ai fondi Ue, un vero e proprio investimento per il territorio “perché può trovare un miglioramento per propri servizi, un risparmio per trasporto urbano, servizi sociali ed altri. Ma scomparirà o si ridurrà il fenomeno di molte aree periferiche: immagino un’area vasta organizzata, vivace, attiva che riduca la presenza aree poco servite, poco sviluppate e poco urbanizzate”. “Oggi facciamo la storia – ha esordito Andrea Turriziani (Lista Marini) -: nel 1927 Frosinone divenne capoluogo per guidare questo territorio. Ora ci mettiamo in cammino per questa nostra terra in difficoltà che in Europa può trovare risorse per migliorare sempre di più. Aldo Moro sosteneva che ‘questo paese non si salverà se non nascerà un nuovo senso del dovere’. La mia citazione si riferisce all’assenza questa sera di diversi consiglieri comunali”. Il meloniano Marco Ferrara ha evidenziato la sinergia maggioranza-opposizione che sta dietro il successo della commissione Area Vasta e che mette in risalto anche “l’importanza dello strumento commissioni capace anche di dar vita ad una rete di servizi nuovi”. A conclusione 20 sì ed un astenuto.
Stagione teatrale, fondi rimpinguati. Ricognizione positiva sulle partecipate
Tra le altre delibere l’adeguamento della copertura finanziaria per la stagione teatrale (passata dai 35mila euro preventivati a 58mila). Il primo cittadino ha spiegato che “quando abbiamo iniziato a programmare al Vittoria avevamo pensato ad un percorso simile a quello del Nestor con una sola rappresentazione per ogni spettacolo. Visto che il Vittoria ha 210 posti, per soddisfare la domanda siamo passati al doppio spettacolo, il sabato sera e la domenica pomeriggio. Questo ha portato un modesto aumento di spesa assolutamente fisiologico. L’abbiamo fatto anche per incrementare ilgiro economico del centro storico”. Quanto al provvedimento di analisi dell’assetto complessivo delle società partecipate, l’assessore Piacentini ha ricordato come, “fermo restando che la Corte dei Conti invita a dismettere partecipazioni che possono portare nocumento ai bilanci comunali, noi abbiamo una Multiservizi fallita, la società interporto cancellata, quella dell’aeroporto in liquidazione. In questi casi le cessioni di quota non possono intervenire ma non stanno condizionando in maniera significativa i bilanci. Le uniche partecipazioni sono quelle alla Saf e al Consorzio Industriale del Lazio. Da qui l’esito positivo della ricognizione”.