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Frosinone, tregua su Piazzale Kambo ma poi tornano i duelli tra il sindaco e Anselmo Pizzutelli

Cronaca del Consiglio ordinario sulla pedonalizzazione allo Scalo e della seduta del question time dove le scintille si sono accese più volte

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Mediazione riuscita tra sindaco Riccardo Mastrangeli e consigliere Anselmo Pizzutelli durante la riunione ordinaria di Consiglio sulla situazione di Piazzale Kambo, grazie al doppio “ponte” gettato dal consigliere Andrea Turriziani (proposta messa ai voti e passata all’unanimità) e dal presidente del Consiglio Max Tagliaferri (mediatore in conferenza dei capigruppo). Ma, subito dopo, di nuovo animi accesi durante il question time. La maratona consiliare del capoluogo – quattro ore mercoledì sera equamente divise tra le due parti dell’assise civica – si è tutta giocata sul filo dell’opposizione serrata dell’ex presidente del Laboratorio Scalo. Non vanno trascurati gli interventi incisivi da parte di Giovambattista Martino e Teresa Petricca in fatto di mobilità sostenibile e ambiente. Da evidenziare anche lo scontro tra Dino Iannarilli, coordinatore cittadino della Lega oltre che consigliere comunale, che ha invitato polemicamente il consigliere Giovanni Bortone – capogruppo consiliare del Carroccio – a rassegnare le dimissioni visto e considerato che non rappresenterebbe il partito.

Ma il cambiamento più fragoroso è giunto ieri. Dopo l’annuncio di due giorni fa del consigliere comunale Christian Alviani e dell’assessora Valentina Sementilli dell’adesione a Fratelli d’Italia, avendo lasciato la Lista Ottaviani, è arrivato il contraccolpo – verrebbe da dire inevitabile – in giunta. Il sindaco ha infatti annunciato di aver effettuato la sostituzione dell’assessora Valentina Sementilli con Mario Grieco indicato dalla lista civica Ottaviani. Operazione giustificata da Mastrangeli sulla base degli accordi di inizio consiliatura con tutti i gruppi consiliari e con un riferimento diretto alla giunta regionale che il presidente Francesco Rocca non ha voluto toccare negli equilibri, dando una sistemata solo alle deleghe. Insomma gli assetti usciti dal voto – e cristallizzati nella composizione dell’esecutivo – non si cambiano, nonostante le variazioni nel numero dei componenti dei gruppi consiliari.

Pedonalizzazione dello Scalo, ok alla verifica sulle possibili modifiche

Iniziamo dalla pedonalizzazione della piazza della stazione e dal risultato finale. “Azioni da intraprendere per modificare l’attuale progetto relativo alla chiusura al traffico dell’area di Piazzale Kambo”: questo l’unico argomento all’ordine del giorno della seduta consiliare ordinaria. La discussione si è imperniata attorno alla mozione presentata da Anselmo Pizzutelli, primo firmatario. A seguito del confronto e della riunione della conferenza dei capigruppo, è stata concordata una modifica del testo. All’unanimità dei presenti si è deciso di eliminare l’incipit del documento che prevedeva di “sospendere con effetto immediato l’atto che dispone la chiusura al traffico di Piazzale Kambo”. Il consiglio comunale ha, quindi, impegnato il sindaco e la giunta comunale a “individuare le azioni e i percorsi amministrativi da intraprendere per modificare l’attuale progetto relativo alla chiusura al traffico dell’area di piazzale Kambo”. Anselmo Pizzutelli ha iniziato il dibattito parlando di “ripercussioni preoccupanti sul traffico e conseguenze per pendolari, con impatti significativi sulla qualità dell’aria. L’impossibilità del transito del Tpl davanti la stazione costringerà i pendaolari ad effettuare percorsi più lunghi determinando disagi. La pedonalizzazione penalizza, inoltre, le attività commerciali in via Marittima, don Minzoni, Mascagni, Fontana Unica, Pierluigi da Palestrina. Il problema è non solo di viablità ma anche di sicurezza. La totale pedonalizzazione di una vasta zona rende difficile garantire la sicurezza ai cittadini, eliminando anche il controllo diffuso costituito dal traffico stesso degli automobilisti”. C’è poi il record di polveri sottili: “questi livelli impongono un attento esame di ogni azione relativa alla mobilità onde evitare scelte che aumentino traffico e quindi inquinamento”. Pizzutelli ha chiesto, concludendo, che mille metriquadri – degli 8300 da pedonalizzare secondo progetto -, vengano impiegati invece per realizzare una strada di deflusso davanti all’edificio passeggeri.

Mastrangeli: “No a interventi che penalizzino finanziariamente il Comune”

Il sindaco Mastrangeli ha ricostruito tutti i passaggi amministrativi che hanno investito lo Scalo dal 1997 ad oggi, partendo dallo spostamento del capolinea Cotral, passando per il progetto urbano di recupero, il protocollo d’intesa del 30 marzo 2015 tra Comune, Fs, Rfi e Fs sistemi urbani, fino all’intesa con l’Agenzia del Demanio del 2023. “Questa situazione ha radici molto profonde, parliamo di almeno 15 anni di atti pubblici – ha scandito ad un certo punto il primo cittadino – che hanno impegnato questa amministrazione con Agenzia del Demanio, Ministero dei beni culturali, Fs, con soldi elargiti anche dalla Presidenza del Consiglio”. Fondamentale l’investimento da 23 milioni di euro delle Fs. “Tutto quello che ho descritto – ha tirato le somme Mastrangeli – è stato tradotto nel mio programma elettorale e chi ha concorso con me, ha siglato questo tipo di percorso: la pedonalizzazione dell’intera superficie antistante l’ufficio viaggiatori mediante eliminazione della viabilità di transito”. Anselmo Pizzutelli ha insistito per affermare che la pedonalizzazione di tutta l’area di Piazzale Kambo non è una condizione imposta da Ferrovie dello Stato che peraltro non avrebbe potuto farlo, trattandosi di area di proprietà comunale ma che si tratta di scelta politica e in quanto tale modificabile. “La verità – è venuto al punto Pizzutelli – è che avete voluto voi la piazza pedonale senza rendervi conto dell’impatto su viabilità e sicurezza”. Andrea Turriziani è quindi spuntato nella discussione per disinnescare lo scontro: “Cerchiamo di capire – ha detto appellandosi all’assise – quali cose possono essere modificate in corso d’opera e quali modifiche non si possono fare. Essendo moderato, sono abituato a trovare soluzioni”. Detto… fatto, grazie anche all’ulteriore apporto del presidente dell’assise. In conclusione frase espunta e sindaco a precisare che “qualsiasi tipo di modifica che possa portare nocumento di un solo euro ai danni dell’ente non l’accetterò”.

Mobilità sostenibile e ambiente, Martino e Petricca scendono in trincea

Il question time ha però riacceso il clima di polemica e tensione tra il sindaco e il consigliere Anselmo Pizzutelli. C’è stato spazio per molti argomenti nel frattempo. Giovambattista Martino ha attaccato e colpito nel segno su progetti finiti in nulla di fatto, partendo da un avviso pubblico “per l’acquisto di 500 bici da destinare ai ragazzi delle medie in comodato d’uso gratuito. Mezzi monitorati con dispositivi satellitari per riscontrarne l’uso e addirittura premiare i ragazzi”. Per passare poi ad un altro intervento relativo all’acquisto di 12 bici a pedalata assistita, di una minicar Citroen e all’attivazione di un’app di servizio bici in città. Risultato: 60 mila euro spesi e zero risultati concreti. Questioni risalenti amministrativamente al 2018, alle quali saranno date risposte dettagliate da parte dell’amministrazione e dell’apparato burocratico. La consigliera Teresa Petricca ha preso spunto dal verbale del 2023 della commissione ambiente in cui “si avanzava la richiesta di intervento per la permanenza di percolato nella discarica di via Le Lame. Si era ritenuto necessario acquisire informazioni dall’Asl sulle modalità di raccolta e trasporto e sul luogo di destinazione del refluo. Nonché sui soggetti preposti a controllo e verifica. A che punto sono le acquisizioni sanitarie richieste all’epoca? Si era chiesto un intervento per la presenza di diossina in un pozzetto su terreno privato a Tomacella. Quali iniziative in merito? Sono stati indagati anche i poizzetti dei terreni viciniori?”, ha chiesto la consigliera che è pneumologa e tra i promotori, insieme a Martino, dell’associazione dei Medici di famiglia per l’Ambiente. Polemica diretta Petricca-sindaco su Frosinone città più inquinata d’Italia. Col primo cittadino a sottolineare che il capoluogo ha il record degli sforamenti ma l’inquinamento complessivo del capoluogo è altra cosa e, comunque, Legambiente assegna a Frosinone un posto oltre la ventesima piazza in fatto di smog. Petricca dal canto suo a insistere: “Non è vero che una centralina non sia indicativa della condizione di inquinamento: lo ha detto chiaro e tondo uno studio dell’Agenzia europea dell’Ambiente”.

Le obiezioni: dalle rotonde all’ex Permaflex alle convenzioni urbanistiche

Conclusione del question time a stilettate reciproche tra Anselmo Pizzutelli, sempre all’attacco. Col sindaco Mastrangeli a dare segnali di una pazienza personale messa a dura prova. La serie di affondi è micidiale: le accuse sui 130mila euro pagati alla ditta delle luminarie natalizie per un’operazione che non avrebbe rispettato il capitolato d’appalto; poi le due rotatorie a servizio del futuro centro commerciale all’ex Permaflex che il privato realizzerà a scomputo degli oneri concessori ma che, secondo Pizzutelli, avrebbe dovuto realizzare magari il Comune facendosi pagare tutto il dovuto dal proponente; il parcheggio di via Tiburtina trasformato in nodo d’interscambio gomma-gomma quando sarebbe stato meglio – sempre secondo l’esponente ex lista Mastrangeli – lasciarlo alle auto; i pali della pubblica illuminazione non verniciati o non sostituiti; colpo a segno sui ritardi per la sistemazione delle installazioni ex museo villa comunale (manca ancora la delibera: le opere restano nei magazzini); i mancati controlli alla situazione delle convenzioni urbanistiche in cui, da vent’anni a questa parte, i privati hanno realizzato gli immobili senza fare le opere compensative a beneficio della collettività e senza che i beni vengano acquisiti al patrimonio comunale. Insomma una raffica serrata e dura che sottende una critica senza spiragli. In fin dei conti quello che un’opposizione dovrebbe fare sempre, affinché la democrazia, anche negli enti locali, resti in salute e non sia di pura facciata. Una lezione per altri Comuni ed enti dove il pensiero unico di chi è al timone non ammette tentennamenti, anche tra i banchi delle minoranze grazie ad un trasversalismo strisciante e altamente sospetto.

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