Serie A – Alla ‘Scala del Calcio’ il Frosinone cede 2-0 alla padrona di casa, la capolista Inter. Ma non lo fa con una resa incondizionata e abbassando il capo. Il Leone si comporta tutt’altro che da piccola al ‘Meazza’. Approccia positivamente la gara, reggendo le sorti in equilibrio fino a quando gli è concesso. I giallazzurri giocano, sono propositivi, pressano alto e difendono bene. I ciociari, insomma, disputano il match senza paura e in maniera ordinata, dimostrando che i 15 punti racimolati fino ad ora non sono certo frutto del caso bensì figli del grande lavoro che questi giovani svolgono quotidianamente sotto l’egida di mister Eusebio Di Francesco.
A sbloccare la gara ci pensa poi Dimarco con una vera e propria magia, una palombella di sinistro da 56 metri al 46′ che da sola vale il prezzo del biglietto. Una delizia per gli occhi di ogni amante del bel calcio, una rete che nella mente degli interisti richiama quella di Recoba del 24 gennaio 1998 quando il Chino inventò una giocata rimasta impressa nella storia: un pallonetto da oltre la metà campo calciando da fermo. Ad inizio ripresa l’infallibile Calhanoglu firma quello che sarà il verdetto definitivo con un rigore precisissimo e che spiazza Turati.
Ma quali colpe ha questo Frosinone? Nessuna davvero. Nonostante siano sotto di due reti, i ciociari restano in partita e le tentano tutte pur di creare grattacapi a Sommer. Il divario tecnico e la differenza di esperienza sono tangibili, è inevitabile e si sapeva, ma il Frosinone non si arrende mai. Anzi, è pure sfortunato in più di qualche occasione, come nel caso del palo scheggiato da Cheddira o con Ibrahimovic che costringe il portiere nerazzurro a rifugiarsi in corner. D’altra parte è pur vero che il Biscione avrebbe potuto calare il tris con Lautaro o con Barella.
Il Leone torna casa sì a mani vuote ma con la consapevolezza di potersela giocare con tutti. Atteggiamento avulso da qualsiasi timore reverenziale, mentalità, crescita esponenziale di un collettivo giovane e promettente, una guida attenta e coraggiosa come quella di Di Francesco che, anche al cospetto della capolista, un Inter dal blasone storico, non snatura il gioco dei suoi. Al netto di statistiche e risultato, la prestazione corale del Frosinone è più che sufficiente. È forse mancato il coniglio dal cilindro di Soulé che diventa sempre più punto di riferimento nell’azione ciociara. Una nota negativa è l’uscita anticipata dal rettangolo di gioco di Mazzitelli: il capitano ha accusato un problema muscolare nel corso della prima frazione di gioco ed è stato costretto a lasciare il suo posto a Brescianini. Per il centrocampista si teme uno stiramento al polpaccio ma si saprà qualcosa di più nei prossimi giorni.
Inzaghi, con le proprie scelte, schierando i titolari, ha dal suo canto evidenziato di rispettare tantissimo il Frosinone. Con Thuram, Dimarco, Dumfries e tutti i suoi preziosi gioielli ha messo sotto chiave il risultato, riprendendosi la testa della classifica e, alla ripresa del campionato dopo la sosta per le Nazionali, affronterà la Juventus nel big-match scudetto con due punti di vantaggio.
Dai social
Dopo il triplice fischio finale, gli esperti della comunicazione del Frosinone Calcio, come sempre, postano il risultato. Una marea di commenti inondano i social frusinati, ma il tenore è lo stesso: una partita giocata a testa alta dalla truppa ciociara e nessun rammarico o rimprovero. Commenti di stima da ogni frangia di tifoseria, zero rimbrotti. Questi alcuni esempi: “Da interista ci tengo a farvi i complimenti, siete venuti in casa nostra per giocare a calcio. È stata una bella partita, la prossima volta magari andrà meglio a voi”, “Con tantissimo malincuore da tifoso del latina devo farvi veramente tanti complimenti per quello che state facendo”, “Da interista complimenti per non esservi chiusi, vi auguro una salvezza tranquilla”, “A casa nostra avete fatto una bellissima partita, piena di voglia e personalità, continuate così e avrete soddisfazioni”, “Partitone dei ragazzi che non hanno mai rinunciato a giocare, ci sta perdere queste partite anche se forse meritavamo qualcosina in più. Ora testa al Genoa dove è obbligatorio vincere”.
Proprio quest’oggi, intanto, il collettivo giallazzurro riprende gli allenamenti. Prima ci sarà la sosta per le Qualificazioni delle Nazionali ai prossimi Europei, poi domenica 26 alle ore 15 il Frosinone torna tra le mura casalinghe ad aspettare il Genoa per l’accesissimo scontro tra neopromosse.