Serie B – La conferenza stampa del mister giallazzurro dopo il pari maturato in extremis alla ‘Psc Arena-Benito Stirpe’. “Per me il primo tempo è inspiegabile – esordisce il tecnico -, faccio veramente fatica e c’è da farsi delle domande da un punto di vista personale. Se la squadra entra così in un momento importante, diventa difficile per me. Non è giustificabile, non c’era alcun tipo di segnale da questo punto di vista, è stata una cosa che non mi aspettavo e mi sento molto responsabile di questo primo tempo. È una cosa che mi ha fatto riflettere e mi fa riflettere. Mi tengo la reazione del secondo tempo, ho detto quello che pensavo alla squadra e che i ragazzi non sono questi. Non riesco a tirargli fuori grande continuità, mi dispiace per tutti e non riesco ad entrarci in maniera profonda”.
L’allenatore, quindi, spiega il non impiego di Szyminski e Biraschi: “Per quanto riguarda Szyminski è infortunato, poi ci sono tante dinamiche che riguardano i percorsi dei ragazzi. Ma oggi per me non è una questione di singoli. Non ci sono fenomeni ma nemmeno giocatori scarsi e non ho preclusioni per nessuno. Canotto è stato fuori e l’ho fatto giocare, mi baso su quello che vedo in settimana. Abbiamo perso partite con Biraschi e altre con Lusuardi e Monterisi, abbiamo perso partite con chiunque in campo. Il tema non è questo per me”.
Si torna dunque a parlare della partita odierna, che sa un po’ di condanna…”Io, tra il primo e il secondo tempo, ho detto ai ragazzi in maniera poco cordiale che per me non sono questi. Io oggi vado a casa e non dormo, non riesco perchè non sono questi. Poi ci sono dinamiche diverse, magari il pallone inizia a pesare un po’ di più, ma faccio fatica ad accettare questo primo tempo. È qualcosa che riguarda me, non sono riuscito a trasferire serenità e tranquillità oppure abbastanza coraggio al gruppo, mentre nel secondo tempo sono stato più incisivo. Non devo difendere i ragazzi a priori, il secondo tempo è stato importante ma c’è rammarico. Non mi arrendo, non starei qui. Ci credo più di prima, ma la mia sensazione è qualcosa che è inspiegabile. Da allenatore, sono dispiaciuto per quello che i calciatori mettono dentro perché non riesco ad entrare in maniera profonda. Ho cercato di stimolare quel secondo tempo di pancia per tutta la settimana. Ciò che accade è frutto di un momento che la squadra vive sotto pressione”.
Sull’inserimento di Pecorino, Greco spiega: “Mettendo quattro attaccanti siamo stati più aggressivi, ma per me non è una questione di modulo. Poi ci sono degli accorgimenti che ti aiutano, e questa cosa sicuramente ha supportato la squadra, ma dobbiamo cercare altro. Dobbiamo stimolare le chiavi giuste, non abbiamo perso e dobbiamo aggrapparci a tutto perché c’è ancora tempo”.