Dalla gestione degli impianti sportivi ai progetti per la mobilità sostenibile, Angelo Pizzuteli, capogruppo consiliare dem, non risparmia critiche all’amministrazione Mastrangeli. Alla quale però riserva soprattutto un affondo politico quando l’accusa di non volersi guardare allo specchio: con numeri e composizione che non sono più quelli usciti dalle urne. Il centrosinistra resta spaccato, è vero, ma l’esponente Pd si arma di estintore: basta polemiche interne, mostriamo solo il volto dell’unità.
- Ha riaperto lo stadio del nuoto, poche ore prima il consigliere Pallone restituiva la delega agli impianti sportivi, mentre il campo Coni è rimasto escluso dal bando “Sport e periferie”, senza dimenticare la vicenda della manifestazione sul pugilato: in che momento siamo per le strutture e le iniziative sportive del capoluogo?
“Un periodo piuttosto complicato e complesso. A quello che lei ha ricordato aggiungerei lo stallo circa l’annosa situazione del Palazzetto Coni. Per quella struttura c’era un impegno da parte della Regione targata Zingaretti e della società “Sport e salute” del Coni per 543mila euro, con uno schema di accordo col Comune di Frosinone che è stato poi siglato dall’allora giunta Ottaviani. Un iter che favorii col mio impegno politico personale. Dalla primavera del 2022 e dopo le elezioni della nuova amministrazione si è andati avanti a fari spenti. Il quadro economico a questo punto sarà per forza di cose cambiato e se prima bastava mezzo milione di euro, oggi i costi saranno aumentati. Per questo ho chiesto e torno a chiedere all’amministrazione se ci sarà la possibilità di avvio del cantiere per consentire a tante associazioni della nostra città di praticare sport. Quanto al resto, che un consigliere o un cittadino debbano esultare perché si riapre una struttura come lo stadio del nuoto, che era stata incomprensibilmente chiusa, mi pare eccessivo. Mi aspetterei piuttosto che si chiedesse scusa a cittadini e sportivi frusinati per il danno e il contrattempo causati. Quando si interrompe l’interlocuzione con la Federazione Italiana Nuoto, che troppo frettolosamente è stata accompagnata sull’uscio di uscita dalla città, queste sono le conseguenze. Auguri a coloro che si sono aggiudicati il bando che però assomiglia alla solita pezza: ricordiamo che l’affidamento è di un solo anno, con impianto aperto con due mesi di ritardo sul previsto. Non so che tipo di investimenti e programmazione possano fare per una proficua gestione di questa straordinaria struttura che, per qualcuno, pare sia più un peso che un’opportunità. Sul campo Coni ogni commento è ormai superfluo, essendo fallito l’accesso al bando per il secondo anno consecutivo. Prima ha vinto Esperia ed ora Giuliano di Roma: complimenti alle loro amministrazioni. Concludendo, secondo me, è stato un errore politico il non aver previsto nella attribuzione delle deleghe uno specifico assessorato allo Sport, preferendo declassarlo senza motivo e relegarlo a mera delega. Lo sport non è un settore residuale ma merita l’attenzione che questa amministrazione non gli ha dato”.
“Rivoluzione della mobilità senza filo logico e caotica: adesso basta”
- Brt, nei mesi scorsi il Pd ha minacciato di scendere in piazza al fianco di negozianti e cittadini che protestavano. Sono state raccolte centinaia di firme dal Psi per far riaprire al traffico lo spazio antistante la Chiesa Sacra Famiglia. Qual è oggi la situazione dei lavori della corsia del bus rapid transit e della rivoluzione della mobilità sostenibile secondo la vostra analisi complessiva sulla città?
“A Frosinone, dal mio punto di vista e da quello del Pd, il problema non si risolve né con l’istituzione del Brt, né calando in modo caotico e senza filo logico piste ciclabili e altri interventi similari. Frosinone ha una struttura urbanistica e di viabilità complicata: bisogna intervenire con molta attenzione mettendo da parte pennacchi politici e strapuntini elettorali che qualcuno vuol preparare per la campagna di rinnovo del Consiglio comunale. Togliamo un equivoco di mezzo: siamo tutti ambientalisti convinti. Frosinone ha, sì, bisogno di un intervento strutturale importante ma usando una logica e una programmazione ponderate. Ce lo ha ricordato l’ultimo report dell’Ecosistema urbano di Legambiente e Ambienteitalia che retrocede Frosinone di 16 posizioni. Ci dice quello che non va: la prima criticità è costituita dal mal funzionamento del trasporto pubblico locale (Tpl) che nel capoluogo viene definito inesistente”.
- Lei a cosa metterebbe mano, praticamente?
“Se fossi esponente della giunta partirei proprio dal Tpl, raddoppiandolo, rendendolo forte e moderno. Correrei ai ripari rispetto ai continui appunti dell’Anac rivolti nell’ultimo biennio al Comune sul mancato rispetto del capitolato di gara da parte del gestore. L’autorità anti corruzione chiedeva, tra l’altro, perché non venivano rimodernate le pensiline, adeguati gli orari delle corse. Poi ci sono gli snodi delle aree di sosta. Diversi parcheggi sono cattedrali nel deserto, a servizio di quartieri o di alcune strutture pubbliche ma non sono coinvolti nel quotidiano problema di fluidificare la viabilità. Mi riferisco ai parcheggi sottostanti Inps e Provincia, dai quali è assente un servizio navetta quotidiano e costante. Non si venga a dire che bastano due navette al mattino e due al pomeriggio. Chi lascia l’auto deve sapere che dopo 10 minuti c’è un bus che lo porta al centro storico o in altri punti di scambio. C’è il parcheggio ai piedi dell’ascensore inclinato: per tre quarti inutilizzato. Anche lì navette servono collegate al Tpl e speriamo che siano previste nel nuovo bando. Solo così si può disincentivare l’utilizzo dell’auto a Frosinone. Nell’ambito della mobilità alternativa ci sono anche le piste ciclo-pedonali rispetto alle quali siamo favorevoli, ma con dei distinguo. Il sistema di ciclopedonali calate nella parte bassa hanno cagionato più danno che beneficio. Tanto è vero che l’incidenza del traffico nelle ore di punta è aumentato tra via Piave, Calvosa, Marittima e strade adiacenti. Ecco perché il sindaco dovrebbe recepire alcuni suggerimenti giunti proprio dai cittadini residenti, come il ripristino del doppio senso in via Marittima. Anche perché siamo in presenza di un cantiere fantasma”.
“Cantiere fantasma Brt e traffico: mobbing ai frusinati e danni economici”
“Si può comprendere che la maggioranza persegua una sua idea di città ma non sulla pelle dei frusinati, realizzando di fatto una sorta di mobbing psicologico, ai danni del sistema economico e nervoso dei nostri concittadini. Chiediamo di dar seguito alle dichiarazioni rilasciate lo scorso settembre dall’amministrazione sull’intenzione di ripristinare un doppio senso tra l’ex Matusa e Campo Coni. Altra criticità tra le più pesanti è la chiusura al traffico del sagrato antistante la chiesa dello Scalo. Il problema è stato evidenziato dall’iniziativa del Psi che il Pd ha condiviso. Lo stesso Pd nel 2020-2021 e 2022 avversava la scelta della giunta Ottaviani di chiudere quello spazio e andare a stravolgere e peggiorare l’assetto viario del quartiere Scalo. Peraltro non c’è città italiana dove per arrivare alla stazione ferroviaria cittadina non esista un asse viario diretto che semplifichi la vita ai cittadini. A Frosinone la stazione si raggiunge solo usando Google Maps, facendo giri astrusi e passando per vie secondarie. Infine sull’ascensore inclinato ricordo che avevamo sollecitato la messa in funzione dell’esistente che si sarebbe potuta realizzare con pochi soldi. Invece la giunta ha preso in considerazione solo il raddoppio; quindi bisognerà vedere tra quanti anni rifunzionerà il tutto”.
- Un mese fa circa lei chiedeva che i cinque consiglieri finiti ad appoggiare esternamente la giunta Mastrangeli staccassero la spina. Adesso sembra che il numero dei malpancisti sia salito più o meno ufficialmente a 8, includendo il gruppo Futura: è ancora dell’idea che il centrodestra debba far chiarezza al suo interno anche a costo di tornare alle urne?
“Credo che, fermo restando che non si può mai capire e prevedere quello che accade nell’evoluzione di un’amministrazione con addii e subentri, oggettivamente ritengo che questa maggioranza sia andata in frantumi. Basta vedere l’ultimo sollecito portato avanti anche dal consigliere Anselmo Pizzutelli e che ho condiviso pienamente, due anni fa sollecitai la stessa cosa: superare lo steccato della seconda convocazione e tornare ad una prima convocazione negli stessi orari e con la stessa accessibilità. Non è casuale che le firme in calce siano state di quasi tutti i gruppi, tranne qualche eccezione, con molti esponenti di maggioranza. Di sicuro l’amministrazione vive un problema politico senza precedenti: e sta tutto sul tavolo del primo cittadino che deve necessariamente prenderne atto. Leggo dichiarazioni di apertura all’opposizione che personalmente non condivido ma non entro nel merito delle prospettive collegate a cambi di alleanze. Ad oggi la maggioranza uscita dalle urne non esiste più, c’è una contrazione numerica importante e le frizioni quotidiane, con deleghe ritirate e dimissioni, dovrebbero sicuramente far trarre le conclusioni. O il sindaco rafforza e recupera la sua maggioranza e riparte, oppure tribolare per altri due anni e mezzo, recuperando il votarello durante la seduta, penso sia pratica non consona per un capoluogo che necessita di una guida forte anche col contributo dell’opposizione. Su alcune tematiche sta già avvenendo. Ma sull’ordinaria gestione, questa amministrazione farebbe bene a guardarsi internamente e comprendere bene che non è più quella uscita dalle urne”.
“Il centrosinistra resta diviso? Vero. Ma ora urge la prova d’unità”
- Lei appare fiducioso sul fatto che il centrosinistra sarebbe nell’eventualità pronto alle elezioni anticipate. Eppure in Consiglio comunale lo schieramento sembra ancora e profondamente diviso.
“Assolutamente d’accordo. Non risparmio critiche anche al centrosinistra e alle forze di opposizione. Si continua nel solco dell’ultimo decennio dove ci si limita a mettere il cappello su qualche evidenza amministrativa per rivendicare qualche strapuntino elettorale. Non condivido questo modo di fare, tant’è che spesso cerco per il quieto vivere di mettermi a disposizione, mandando segnali distensivi. Come per l’ottima iniziativa del Psi dello scorso week end, altre iniziative verranno dal Pd e spero che si possa rimuovere qualche steccato e riprendere un dialogo che poi porta alla condivisione programmatica e quindi pone le premesse per costruire l’alternativa all’attuale governo della città”.
- L’ex sindaco Marzi ritiene che per fermare il declino della città sia fondamentale fare sinergia tra maggioranza ed opposizione ed ha rilanciato la questione Tav, sulla quale andare ad una azione unitaria e determinata. Lei cosa ne pensa?
“Parliamo di una cosa già presentata nel 2020 dall’allora giunta Zingaretti per realizzare una grande infrastruttura in un’area che tocca Morolo, Supino e Ferentino. Sarebbe una zona centrale nell’ambito del progetto di Grande Capoluogo. Parliamo di un qualcosa già messo sul tavolo dall’allora giunta regionale di centrosinistra ed ora sta continuando a procedere in avanti. Nessuno si sognerebbe mai di essere contrario ad una struttura del genere. Il sostegno del Pd è convinto come lo è stato nel 2020. La proposta Marzi, già sindaco e personalità di spessore, ci porta a riflettere su prospettive dove altri magari non arrivano con la stessa lungimiranza. Le sue dichiarazioni sono importanti perché, immagino, puntano a dare un contributo fattivo in termini di miglioramento della qualità della vita del capoluogo. Ovviamente la condivisione politica su altri aspetti non mi vede favorevole”.
- Parliamo del Pd, il suo partito. Si va verso una fase congressuale che si profila aspra. Che tipo di contributo si sente di dare?
“Un contributo più possibile di unità: i dissapori e le divisioni interne vengono percepite all’esterno come segnale di debolezza che non ci possiamo permettere, soprattutto nella città capoluogo. L’appello che voglio rivolgere ai nostri esponenti provinciali e regionali è quello affinché si riduca al minimo la polemica e si riconduca tutto a dibattito costruttivo. Ma niente spaccature. Il Pd deve essere forte, coeso e unito. Appetibile se visto dall’esterno”.
“Ha ragione Battisti, subito un percorso verso il voto nel capoluogo”
- Elezioni del capoluogo e candidatura a sindaco: è troppo presto parlarne o ritiene utile avviare un percorso di partito e di coalizione, come del resto aveva auspicato dalle nostre pagine nelle scorse settimane la consigliera regionale Battisti?
“Sicuramente condivido la proposta di accelerare ed a maggior ragione mi riallaccio alla sua intervista dicendo che per potersi sedere ad un tavolo, anche con una certa solidità, coesione e forza, il Pd deve limitare al minimo il dibattito interno e rappresentarsi unito”.
- Si avvicina il Natale e la sua associazione si è sempre distinta per le iniziative sportive all’insegna della solidarietà. Conferma l’impegno anche in questo dicembre 2024?
“Assolutamente sì, saremo in campo per donare un sorriso a chi è in difficoltà. Come del resto avviene da circa 3 lustri. Il programma delle iniziaitive verrà reso pubblico nei prossimi giorni”.