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Frosinone – Pedonalizzazione di piazzale Kambo, la dura presa di posizione di Iacovissi e Psi

Il Capogruppo Psi parla di scelte sbagliate e fallimentari fatte nel 2018. Ora si chiede un impegno per ridurre al minimo i disagi

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Frosinone – “Non potendo prendere parte, per motivi di salute, alla seduta del Consiglio comunale convocata per oggi, 5 marzo, intendo esprimere con questa nota la posizione del gruppo consiliare socialista sulla pedonalizzazione di Piazzale Kambo”. – Ad intervenire è Vincenzo Iacovissi, Capogruppo Psi che spiega: “La riqualificazione dello Scalo è certamente una buona notizia per la città, così come lo è l’ammodernamento della stazione ferroviaria che da troppi anni versa in condizioni critiche. Tuttavia, quello che, come Psi, abbiamo sempre sottolineato è che questi nobili obiettivi potevano essere raggiunti anche senza quell’approccio radicale che condurrà alla totale pedonalizzazione non solamente del sagrato della Sacra Famiglia ma dell’intero piazzale Kambo.

Purtroppo, questa scelta – che noi reputiamo errata – è stata compiuta diversi anni fa, precisamente nel 2018, quando il Comune firmò un accordo di valorizzazione con il demanio e con il Mibac per ottenere i fondi necessari a riqualificare l’area, ma legando questa opera alla totale pedonalizzazione. Adesso temiamo sia tardi per rimediare perché quell’accordo è in vigore e i fondi stanziati sono già stati investiti nei lavori in corso, quindi difficilmente si potrà tornare indietro. Tutto questo va detto e ribadito sia per onestà intellettuale che per effettuare una ricostruzione cronologicamente e logicamente vera”. – Prosegue Iacovissi.

“Ridurre i disagi per residenti e pendolari”

“Quello che però a nostro giudizio si può certamente fare è tentare nell’immediato di ridurre i numerosi disagi dei residenti e dei pendolari che hanno subìto l’apertura del cantiere di rifacimento della stazione, creando almeno un piccolo corridoio pedonale di passaggio dentro piazzale Kambo, in condizioni di sicurezza per tutti, e che consenta all’area di Via Don Minzoni di non essere tagliata fuori da un accesso almeno pedonale alla stazione. Inoltre, se proprio dovrà essere interdetto per sempre il passaggio di auto e mezzi pubblici dinanzi alla stazione, chiediamo che almeno venga data priorità alla realizzazione di quei parcheggi per i pendolari (come quello previsto nell’area ex Agip), consentendo, nel contempo, ai veicoli arrivare il più possibile vicino alla nuova stazione da via Verdi e da via Licinio Refice per la sosta breve e il trasbordo dei passeggeri.

Infine, è per noi fondamentale ribadire un altro concetto. Sull’intera materia della mobilità urbana, della viabilità, delle piste ciclabili, del percorso del Brt, dell’impianto di risalita, dei parcheggi e dei sensi unici sarebbe stato necessario un confronto, per tempo, in Consiglio comunale. Perché si tratta di tematiche che incidono direttamente (e notevolmente) sulle famiglie, sui cittadini, sugli anziani, sulle scuole, sul commercio. Insomma, sulla qualità della vita quotidiana delle persone. L’Amministrazione, invece, ha preferito andare avanti per conto proprio, mettendo i quartieri davanti a scelte compiute e calate dall’alto. Non ha funzionato e lo vediamo tutti. Ecco perché, forse, c’è ancora tempo per rimettere al centro il Consiglio comunale, la massima assemblea elettiva del capoluogo. Perché Frosinone è di tutti, non solo di una parte, e il malumore della cittadinanza su queste materie è evidente e fortissimo”.

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