Home Cronaca Frosinone – Norberto Scala eletto segretario generale provinciale della Uil Polizia

Frosinone – Norberto Scala eletto segretario generale provinciale della Uil Polizia

Già membro del direttivo nazionale, per Scala arriva un nuovo incarico. I ringraziamenti e le parole del neoeletto

Norberto Scala
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Il Direttivo Provinciale riunitosi a seguito del III^ Congresso della Uil Polizia, ha eletto Norberto Scala, già membro del direttivo nazionale, Segretario Generale Provinciale della Uil Polizia di Frosinone. Tutti i Dirigenti sindacali intendono esprimere piena soddisfazione per la nomina del collega, persona sempre attenta e disponibile ad affrontare le numerose problematiche che ogni giorno tormentano gli agenti, a causa di una parte dell’amministrazione non sempre vicina alle reali esigenze dei Poliziotti.

Le dichiarazione del neo eletto Norberto Scala

“Mi sembra opportuno cogliere l’occasione per un sincero ringraziamento a tutti gli iscritti e ai dirigenti
sindacali che hanno sostenuto il progetto politico della “Uil Polizia”
ed hanno reso possibile all’Organizzazione di ottenere la maggiore rappresentatività in questa provincia grazie ai colleghi della FSP Polizia di Stato. Questo momento è importante e sono del parere che rivestire un ruolo di grande responsabilità significa in particolar modo riuscire a coniugare le legittime aspettative di tutti con le linee programmatiche del sindacato; ciò che, personalmente, considero un obbligo morale. Da troppo tempo, a causa di scelte inadeguate da parte dell’Amministrazione centrale, che continua a proporre soluzioni non consone alle esigenze locali, come nel caso della nostra provincia, non si riesce almeno a migliorare una situazione divenuta ormai critica. Per di più con l’aggravante della mancanza di fondi sufficienti e con una gestione del personale poco razionale ma dettata da esigenze proprie: difatti, lo stesso personale viene inviato il più delle volte fuori dal territorio, lasciando sguarnite le nostre zone, spesso con una sola pattuglia in servizio su un’area delicata come la nostra, a confine geograficamente con la zona di Napoli a sud, ad est con quella dell’Aquila e a nord con quella di Roma; come ben noto tutte pericolose per la presenza di personaggi vicini alla camorra ed altre organizzazioni criminali ben organizzate.

Come Responsabile del sindacato in questa provincia, per meglio far comprendere la volontà del nostro ruolo, o per meglio dire, di questa organizzazione sindacale, che da anni continua ad interessarsi affinché i colleghi in servizio sul nostro territorio possano finalmente operare con mezzi efficienti, con adeguate e avanzate apparecchiature tecnologiche, continuerò a perseguire gli obiettivi prefissati con tutte le mie forze. Così come a trovare una adeguata logistica per gli uffici della Polizia di Stato di Sora, nella convinzione che solo così si possa fornire un migliore servizio all’utenza, nonché favorire gli stessi colleghi, i quali, il più delle volte, si trovano a lavorare in condizioni di estremo disagio. Ogni giorno non si fa altro che parlare dell’apparato di sicurezza e della sua inefficienza, tanto che privati cittadini, per fronteggiare una microcriminalità sempre più presente, arrivano ad organizzarsi in ronde notturne, per fronteggiare tale fenomeno. A riguardo, pur comprendendo il grido di allarme dei nostri concittadini, dico chiaramente di evitare di organizzare un pericoloso “fai da te” con ronde o forme simili di difesa contro pericolosi pluripregiudicati senza scrupoli. È altrettanto vero che se si continua con la logica di revisione della spesa pubblica, anche l’amministrazione deve per forza di cose essere attenta alle priorità, in quanto, il continuare ad avere personale insufficiente, uffici inadeguati come nel caso di quelli di Sora conduce inevitabilmente a forme di proteste forti. Per concludere, colgo l’occasione per sollecitare nuovamente i vertici del Ministero dell’Interno, proprio nella logica di quanto detto, per dare risposte concrete ai quesiti che ben conoscono, evitando di tirare per le lunghe situazioni che la recente esperienza non ha visto produrre nulla di positivo, con l’auspicio di non sentire ancora, da parte di qualche rappresentante politico, le solite risposte in “politichese” per continuare a far perdere tempo prezioso”.

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