Frosinone – Niente “Cinema sotto le Stelle” per questa estate 2023 nel capoluogo. La tradizionale rassegna di cinema all’aperto, che avrebbe dovuto prendere il via ieri, lunedì 17 luglio, per proseguire fino al 3 settembre, salta per “mancanza di soggetti interessati”. In poche parole, nessuno ha risposto al bando predisposto dall’amministrazione Mastrangeli.
Stando alle critiche mosse dagli operatori del settore, lo spazio concesso alle proiezioni era troppo scarno. A luglio, infatti, il “Cinema sotto le Stelle” sarebbe potuto andare in scena solo il lunedì e il martedì, per evitare sovrapposizioni con il Teatro tra le Porte” ed il “Festival dei Conservatori”. Ad agosto la programmazione avrebbe potuto avere un margine più ampio ma, come è noto ai più, in quel mese la città è semi deserta. Una condizione abbastanza antieconomica per i potenziali interessati al bando che avrebbero, così, avuto più perdite che introiti. Senza contare che il prezzo del biglietto non avrebbe potuto superare i 4 euro e che ogni onere per la riuscita della manifestazione sarebbe stato a carico dell’operatore economico interessato. Stesso discorso per le misure di prevenzione e sicurezza e per il personale, tutto a carico dell’organizzatore. Spese che, evidentemente, i ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti, dalla pubblicità sullo schermo e dalle sponsorizzazioni non avrebbero potuto coprire.
La rabbia dei cittadini
Non l’hanno presa affatto bene i cittadini, soprattutto quelli residenti nella parte bassa del capoluogo, che si sentono discriminati. Se la loro squadra di calcio è stata promossa in Serie A, loro si definiscono “cittadini di serie B”. In un messaggio di denuncia inviato alla nostra redazione da un lettore, G.F., si legge: “In merito al fatto che nemmeno quest’anno si terrà la rassegna di cinema all’aperto nella Villa Comunale, volevo fare due annotazioni: la prima è che limitare le proiezioni quasi al solo mese di agosto, ovvero quando Frosinone pressoché si svuota, è naturale che sia antieconomico per i potenziali organizzatori. E la seconda è che questa città, spaccata in due dal perdurante fermo dell’ascensore inclinato (cavallo di battaglia in campagna elettorale del sindaco Mastrangeli..), a causa della cronica mancanza di parcheggi nella parte alta, vede la fruizione del “Festival dei Conservatori” e del “Teatro tra le Porte” soprattutto da parte dei residenti della stessa zona. La parte bassa della città è e rimarrà, quindi, vuota di qualsiasi iniziativa sociale, culturale e ricreativa degna di questo nome. Dunque un vergognoso menefreghismo di questa Amministrazione Comunale verso tutta quella gente, tantissima purtroppo, costretta a rimanere a Frosinone perché impossibilitata ad andare in vacanza. Una “denuncia”, questa mia, che è condivisa da tantissima gente di Frosinone”.
Una denuncia più che comprensibile e che, evidentemente, porta alla luce il malcontento generale dei cittadini già “privati” di un Natale luminoso in nome dell’austerity. Davvero questa volta non si poteva fare uno sforzo in più per regalare alla città un appuntamento al quale in molti sono affezionati?