Dopo 16 anni di attesa c’è il via libera unanime del Consiglio comunale del capoluogo sulle opere di urbanizzazione in area Peep di Via America Latina. In particolare l’ok riguarda l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica per l’adozione della variante Urbanistica semplificata e contestuale apposizione del vincolo preordinato all’espropriazione. Si faranno le strade che erano state previste dal piano originario, si esproprieranno le aree che potranno essere messe a disposizione dei privati che si erano impegnati a costruire i palazzi ma anche a realizzare opere di urbanizzazione quali parcheggi e aree verdi, che non si sono mai materializzate.
Il sindaco Riccardo Mastrangeli, ad inizio della seduta consiliare ha ripercorso le tappe burocratiche della vicenda iniziate con la delibera dell’assise numero 4 del 18 febbraio 2008 relativa al varo del progetto esecutivo del piano di zona di edilizia economica e popolare. Poi, con delibera di Consiglio numero 38 del 24 luglio 2008, vi fu l’assegnazione delle aree fabbricabili alle ditte costruttrici. Oltre ai comparti edificatori erano previsti, appunto, servizi, aree verdi e parcheggi pubblici. Con delibera consiliare 53 dello stesso anno venne rimodulato il piano senza incidere sul dimensionamento delle cubature e sul perimetro dell’area interessata ma migliorando la funzionalità complessiva. Era stata individuata la viabilità – anche questa mai realizzata – che vedeva la principale strada di distribuzione snodarsi tra via America Latina e via Ceccano. Il primo cittadino ha spiegato che il venir meno dell’obbligo di consorzio tra i costruttori per realizzare le opere di urbanizzazione, il fermo alle procedure espropriative per mancanza fondi, il blocco per gli stessi motivi della rete viaria, hanno costituito ostacoli che l’attuale amministrazione comunale ha sottoposto alla Regione Lazio.
Fatto sta che l’ente di Via Colombo ha individuato nel bilancio le risorse per finanziarie opere di urbanizzazione nelle aree di edilizia agevolata e di edilizia economica e popolare. Un ambito nel quale è stato fatto rientrare il caso di via America Latina. Quindi c’è stata la svolta positiva che, il sindaco Mastrangeli, ha sottolineato essere stata possibile per la collaborazione piena dell’attuale assessore regionale all’Urbanistica, Pasquale Ciacciarelli, ed è stato così stilato un elenco di interventi inclusi nelle destinazioni programmatiche 2024-2026. La somma a disposizione è di 3 milioni e 100mila euro. La Regione ha individuato Astral quale soggetto attuatore della progettazione e attuatore degli interventi, con funzione di stazione appaltante per gli atti necessari all’indizione delle gare. In qualità di soggetto beneficiario, il Comune di Frosinone si è fatto carico di perfezionare tutte le attività amministrative e procedimentali. Il 30 agosto scorso, quindi, Astral ha depositato il progetto di fattibilità tecnico economico che è stato appunto discusso e approvato ieri sera da tutti i gruppi consiliari a Palazzo Munari.
Ferrara pensa alla filiera politica. Pizzutelli alle convenzioni dei privati
Marco Ferrara, capogruppo di Fdi, nel ringraziare gli uffici che hanno lavorato a rendere possibile l’intervento, ha sottolineato come lo schema di collaborazione Regione-Comune-Astral sia risultato vincente. Ed ha calato il ragionamento sul terreno politico, facendo emergere come negli anni scorsi non sia stato possibile portare a conclusione il piano ed oggi, invece, si sia raggiunto l’obiettivo anche grazie ad una filiera politica di centrodestra. Per questo ha ringraziato anche i consiglieri regionali Alessia Savo e Daniele Maura e l’assessore Ciacciarelli. Ha anche chiesto che per alcune frane si provi a “procedere con lo stesso modus operandi”. Il sindaco Mastrangeli ha trovato l’occasione per ricordare che “quando sono stato ricevuto in Regione con questa proposta, per un quartiere senza strada di penetrazione, visto che c’erano fondi per servizi ad aree di edilizia residenziale, sono stati felici nel recepire questa nostra indicazione”.
Anselmo Pizzutelli ha parlato di “un’opera importante, porta beneficio alla città e non possiamo che essere contenti. Certo, la realizzazione degli edifici – ha precisato – doveva essere preceduta dalla costruzione delle opere di urbanizzazione. Oggi comunque siamo al finanziamento del primo lotto mentre la strada dovrebbe arrivare a via Ceccano. Ci sono le risorse anche per gli espropri”. Pizzutelli ha chiesto, quindi, una verifica delle convenzioni urbanistiche per riattivarle e poter realizzare parcheggi e aree verdi a carico dei privati, previa messa a loro disposizione dei terreni espropriati. Il tecnico comunale Caringi ha subito spiegato che gli uffici hanno già tirato fuori tutte le convenzioni, le hanno rilette e – ha avvertito – “ci sembra ci siano le possibilità per realizzare le opere che i privati si erano impegnati a realizzare”. Giovanni Bortone, nell’annunciare voto favorevole, ha auspicato che venga realizzato tutto quanto previsto dal piano peep in termini di servizi.
Il Pd: non è questione di colori politici. Il Psi: si realizzi il secondo lotto
Il “sì” anche da parte del Pd è stato annunciato dal capogruppo dem Angelo Pizzutelli che però ha precisato: “E’ vero che aspettavamo da tempo, ma va detto che l’ente regionale ha sempre sostenuto la città, indipendentemente dal colore politico. Con Zingaretti il Comune ha ricevuto finanziamenti a pioggia sulla cultura, sullo spettacolo, a supporto del teatro, anche con fondi per plessi pubblici. Dal governo, sempre in quegli anni gestito dal centrosinistra, sono giunti circa 5 milioni di euro che la giunta Ottaviani portò a casa per strade e dissesti idrogeologici. Correva l’anno 2020. Quando la progettualità c’è – ha concluso – è complicato dire di no e fare spallucce. Ricordo infine anche l’accordo con la giunta Zingaretti per riaprire la palestra Coni”.
Vincenzo Iacovissi ha scandito: “Voteremo favorevolmente per ragioni intuibili: è un’opera troppo attesa da quella porzione di città e da quelle famiglie che hanno acquistato un immobile in quella zona con la prospettiva di beneficiare di infrastrutture che mancano ancora oggi. Hanno atteso fin troppo. Ma non è mai troppo tardi. Su questi argomenti la differenziazione politica lascia il tempo che trova. Due auspici però: che al primo lotto possa seguire un secondo lotto che ci consenta di completare il percorso del piano. E, poi, che questo tipo di iniziative che vanno a completare interventi immobiliari, siano ripetute anche in tutte le aree di edilizia economica e popolare ed agevolata. Del resto l’urbanistica della nostra città si è definita proprio fondandosi sulla nascita di questa tipologia di insediamenti”.