“Ho letto con molto interesse l’intervista rilasciata dall’avvocato Domenico Marzi – ha dichiarato il Sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli facendo riferimento al servizio pubblicato nei giorni scorsi da Frosinone News LEGGI QUI – Tra i diversi spunti di riflessione sollevati, tutti meritevoli di attenzione, penso sia il caso di evidenziare in particolare il tema riguardante il calo demografico, una problematica al centro del dibattito nazionale. A questo proposito, va sottolineato il fatto che nell’anno 2023, dai dati in possesso degli uffici comunali, la popolazione di Frosinone è cresciuta di circa 1000 abitanti. Nel particolare le famiglie con un solo componente sono tantissime come sono tantissimi gli ultraottantenni”.
- – La demografia non è, forse, questione centrale e strategica?
“Leggendo i dati, capiamo come Frosinone mostri un trend inverso rispetto a quanto accade nella maggior parte della nostra Provincia e del Paese. Ma i numeri in sé, per quanto contrassegnati da un segno positivo, inducono comunque ad adottare iniziative per incrementare il numero di residenti al fine restituire a Frosinone una dimensione adeguata al proprio rango di capoluogo”.
Finora dall’urbanistica le principali misure contro lo spopolamento
- – Quali misure ha adottato in questa prospettiva?
“Sin dal mio insediamento, ho puntato molto sulla leva dell’urbanistica. Si pensi solo a due importanti provvedimenti approvati in materia, come l’articolo 28 bis e l’articolo 3, legge regionale n.7/2017. L’articolo 28 bis riguarda una visione alternativa e aggiornata dello strumento della lottizzazione convenzionata, in ragione della quale i privati possono realizzare nuove costruzioni all’interno del perimetro comunale a seguito di proposta di nuovi interventi edilizi diretti, seguendo un iter semplificato che prevede la stipula di una convenzione con l’ente. Per quanto riguarda l’articolo 3, l’obiettivo è favorire il miglioramento della qualità ambientale e architettonica dello spazio insediato, contenendo il consumo di suolo, verso una crescita sostenibile, secondo un nuovo modello urbano di città integrata con il proprio territorio, significativamente dotata di infrastrutture e di servizi di valore, nell’ottica di un incremento della qualità della vita per tutti i cittadini”.
- – Sintetizzando, come vedere in tutto questo l’incentivo a diventare residenti?
“È possibile ottenere un complessivo innalzamento degli standard di sicurezza ed ecostenibilità del patrimonio edilizio esistente. Con l’adozione di questo strumento, abbiamo offerto ai cittadini una grande opportunità che riscontriamo essere stata colta da moltissime persone, per il recupero di circa il 50 % degli edifici esistenti in tutto il territorio. L’art.3 prevede la facoltà di demolire, ricostruire e delocalizzare, ma si potrà anche cambiare l’uso dell’immobile. È quindi uno straordinario segnale di apertura ai privati al fine di recuperare il proprio patrimonio edilizio. Entrambi i provvedimenti citati vanno nella direzione di favorire l’insediamento di nuovi nuclei familiari nella nostra Frosinone, insieme alle tante altre attività portate avanti dall’amministrazione attuale e da quella precedente per innalzare la qualità della vita dei cittadini”.
Parchi, riqualificazioni e area vasta per innalzare la qualità della vita
- – A cosa si riferisce in particolare?
“Si pensi ai nuovi spazi di aggregazione realizzati negli ultimi anni, che hanno favorito il conseguente interesse a nuovi acquisti ed affitti immobiliari, come il Parco del Matusa, il Parco De La Fontaine, la rinnovata piazza Turriziani al centro storico, il nuovo assetto allo Scalo con la nuova piazza, passando per lo stesso stadio comunale polifunzionale Benito Stirpe, unitamente al teatro Vittoria ed al nuovo auditorium Colapietro. A questo si aggiungano gli step intrapresi per giungere alla creazione dell’Area vasta. Da due anni, stiamo lavorando, mediante una commissione consiliare ad hoc insediata dalla nostra Amministrazione, all’unione tra il Capoluogo e i comuni vicini per superare una popolazione complessiva di 100 mila abitanti, con l’obiettivo di condividere alcune funzioni e servizi in un’ottica di aggregazione virtuosa fra le diverse città, tramite la migliore captazione di fondi europei e l’attivazione di sensibili economie di scala”.
Nodo Tav
- – L’ex sindaco Marzi invita a puntare molto sulla fermata Tav in linea.
“Penso che nessuno possa negare la sensibilità da me mostrata nel riaprire il confronto nelle sedi preposte volto a favorire l’insediamento sul territorio di una stazione per l’alta velocità, obiettivo peraltro inserito nel mio programma elettorale presentato nel 2022 e per il raggiungimento del quale sto dedicando attenzione e energie”.
- – Accetta quindi i suggerimenti e la collaborazione offerti?
“Ringrazio l’avv. Marzi per aver posto al centro del dibattito cittadino un tema così importante. Ritengo che siano maturi i tempi per affrontare, in consiglio comunale, in una seduta dedicata, l’argomento della Stazione AV sul nostro territorio, per contrastare il declino demografico e per dare nuova appetibilità economica al nostro territorio”.