Home Politica Frosinone, Mastrangeli potrebbe invitare Piacentini a restare. Numeri sicuri in Consiglio

Frosinone, Mastrangeli potrebbe invitare Piacentini a restare. Numeri sicuri in Consiglio

Il sindaco del capoluogo verso la conclusione della verifica di maggioranza senza grandi scosse. I casi dell'assessore al Bilancio e di Vicano

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Ultime ore di concentrazione per il sindaco Riccardo Mastrangeli impegnato a trovare il bandolo della matassa della verifica di maggioranza che appare, sempre di più, come un caso di overthinking, termine che letteralmente significa “pensare troppo”, riferendosi allo stile di vita frenetico della società contemporanea. E’ un po’ la fotografia del susseguirsi di eventi e polemiche che hanno investito la maggioranza frusinate almeno da marzo ad oggi. Una situazione stressante e aggrovigliata. Ma il sindaco sembra averla presa per il verso giusto: preferisce partecipare agli eventi pubblici estivi, alleggerire il pensiero e ritrovare il giusto equilibrio. Perché, alla fine dei conti, grandi mutamenti non ci sono stati, nessuno se ne è andato formalmente e duramente all’opposizione e la minoranza continua ad essere impalpabile, comunque non rappresenta un rischio per la consiliatura.

Tanta frenesia in maggioranza ma i cambiamenti veri sono limitati

L’unica questione vera riguarda l’appoggio esterno di Forza Italia coi due consiglieri comunali Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia che hanno annunciato il voto in assise “delibera per delibera” ed hanno avvertito che non chiederanno rappresentanti in giunta. Fin qui niente di veramente pericoloso se non fosse per le dimissioni che dovrebbe rassegnare l’assessore forzista al Bilancio Adriano Piacentini. Esponente che, non a caso, sembra prendere tempo. Il sindaco Mastrangeli potrebbe annunciare l’intenzione di tenerlo in esecutivo. Innanzitutto perché ad inizio legislatura venne sottoscritto un patto politico secondo il quale l’esecutivo non si sarebbe cambiato, al di là dei mutamenti di casacca e dei riassetti dei consiglieri a Palazzo Munari. Un assessore sarebbe stato, insomma, rimosso o perché manifestamente inadeguato o perché implicato in questioni di rilevanza penale. Il secondo elemento che depone per una conferma di Piacentini è relativo al fatto che, su 9 posizioni nell’esecutivo il primo cittadino può benissimo intestarsene una. E all’attuale delegato al Bilancio il primo cittadino sembra non voler rinunciare.

L’estromissione dei vertici di Fi ed il dilemma dell’unità del centrodestra

Se Forza Italia resta fuori dalla maggioranza vera e propria, però, c’è da dire che anche esponenti di spicco come il coordinatore regionale Claudio Fazzone e, a seguire, la coordinatrice provinciale Rossella Chiusaroli rimarranno esclusi da tutte le partite che passano attraverso il capoluogo, dai rifiuti alla sanità, dalla gestione idrica agli enti intermedi. Ma questo è un capitolo più vasto e riguarda gli equilibri nel centrodestra: vedrà un primo chiarimento quando conosceremo il riassetto che il presidente Francesco Rocca vorrà dare alla sua giunta regionale.

Possibili dimissioni dal Consiglio per Vicano. Suo nome per l’esecutivo

Quanto al gruppo di Teresa Petricca, Giovambattista Martino e Francesco Pallone ha dichiarato apertamente di non reclamare assessorati: una posizione che a questo viene presa per buona per l’intero decorso della legislatura nonostante il nome di Pallone si sia fatto diverse volte per l’ingresso in esecutivo. Tornando all’esecutivo Mastrangeli, destinati a restare – oltre a Piacentini – anche Antonio Scaccia, Paolo Fanelli, Simona Giralico, Angelo Retrosi, Valentina Sementilli e Rossella Testa. Sono ancora in gioco i posti lasciati liberi da Alessandra Sardellitti e Maria Rosaria Rotondi. L’assessorato di Sardellitti verrà attribuito con molta probabilità a Mauro Vicano o a sua figlia Laura, si parla anche delle dimissioni dal Consiglio comunale dell’ex presidente Saf per far spazio al primo dei non eletti delle sue liste. In particolare si tratta di Marco Sordi della lista Vicano Sindaco.

La “disponibilità” di Andrea Turriziani e quella possibile del Polo civico

Resterà una maggioranza consiliare variabile con base a 17 consiglieri, senza contare i due forzisti. A questi si potrà aggiungere di volta in volta il voto di Andrea Turriziani (Lista Marini). Rimane sempre aperta la porta per i due esponenti del Polo Civico. Insomma i numeri in Consiglio non sembrano essere un assillo per Mastrangeli che pare aver già sgombrato la mente dall’eccesso di arrovellamenti. Anche perché c’è ancora una casella da riempire per chi avesse esigenze e gli spazi di manovra non mancano. Per questo il sindaco è tornato a parlare di programmi e di cose da fare nella seconda fase di legislatura. Ne ha approfittato in occasione dell’iniziativa con la vicepresidente della Regione Roberta Angelilli di cui abbiamo dato conto sulle nostre pagine.

Il vero punto di riferimento che assilla il primo cittadino resta il programma

“La nostra amministrazione – ha dichiarato il sindaco Mastrangeli – ha deciso di puntare su sviluppo economico, ambiente, trasformazione digitale, turismo e cultura, transizione energetica, mobilità sostenibile, inclusione sociale e occupabilità, ossia sugli ambiti prioritari individuati tramite i 10 interventi inclusi nella Strategia Territoriale, che esprime una visione che poggia su numeri molto concreti: 16 milioni di euro, quelli finanziati da Programma Regionale cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, a cui saranno aggiunte le risorse provenienti dal Pnrr”.

Le cose da fare, insomma, prima di tutto, come aveva ribadito più volte nella sua video intervista a Frosinone News. – LEGGI QUI – Per il resto il primo cittadino continua a far spallucce sul fuoco che cova comunque sotto qualche cumulo di cenere, dà spazio alle passeggiate estive nel centro storico ed alle manifestazioni. Che liberano la mente ed aumentano la qualità del sonno. Altro che affannarsi sulle caselle da azzerare e riempire.

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