L’addio dell’assessore Adriano Piacentini a Forza Italia è ormai un dato di fatto, specialmente dopo la lunga nota diffusa stamattina, di cui abbiamo riferito su queste pagine, in aperta polemica col gruppo consiliare degli azzurri ed anche con la dirigenza provinciale. Del resto Piacentini aveva annunciato il distacco dal partito già in Consiglio comunale, lunedì scorso, al termine di uno scontro con il consigliere Pasquale Cirillo. Gli azzurri oggi avrebbero dovuto diffondere una nota di risposta all’esponente della giunta di Riccardo Mastrangeli, annunciando anche le decisioni sul fronte delle eventuali misure disciplinari interne, ma nelle redazioni non è giunto nulla almeno fino a quando scriviamo queste note. Di sicuro l’evoluzione politica è però stata quella che tutti si attendevano e che era stata annunciata da giorni anche da Frosinone News: Piacentini resta in esecutivo e viene sostenuto direttamente dal sindaco.
Uno scontro che nasce dalla mancata sostituzione alla Polizia locale
Per questo Mastrangeli in un comunicato stringato ha riassunto i termini della questione annunciando di aver “confermato, nella giornata di oggi, l’attribuzione della delega a bilancio e tributi ad Adriano Piacentini. L’assessore espleterà, dunque, queste funzioni nell’ambito di un incarico di carattere esclusivamente tecnico, scevro da qualsiasi connotazione politica”. Va ricordato che il gruppo consiliare di Forza Italia (Cirillo e Maurizio Scaccia) aveva nei giorni scorsi dato indicazioni precise al sindaco affinché non considerasse più Piacentini espressione di quel partito. Ma questa evoluzione dirompente del rapporto Mastrangeli/Cirillo nasce probabilmente dalla mancata sostituzione – nei tempi previsti dall’accordo politico di inizio legislatura – dell’assessore alla Polizia locale, sostenuta dallo stesso consigliere di Frosinone Capoluogo e di Forza Italia, e di cui era stata chiesta la sostituzione senza che questa fosse avvenuta. Tanto è vero che ancora oggi le deleghe di Maria Rosaria Rotondi non sono state riassegnate.
Resta bloccato il riassetto regionale e in FI cresce il nervosismo
La situazione di contrapposizione di Forza Italia con il resto della coalizione di centrodestra del resto, come noto, riguarda l’intera Regione Lazio. Il recente incontro fra il presidente Francesco Rocca ed il coordinatore azzurro Claudio Fazzone che doveva far scaturire un rimpasto in giunta o, comunque, un riassetto di deleghe e incarichi in enti intermedi, per riconoscere a Forza Italia l’accresciuto ruolo dopo la crescita alla Pisana giunta a ben 8 consiglieri, ha in realtà dato luogo ad un ulteriore periodo di stasi che sta creando crescente nervosismo tra gli azzurri. Che peraltro avevano mandato un avvertimento molto concreto a Rocca disertando una seduta di Consiglio sugli equilibri di bilancio e la relativa riunione di giunta, per poi tornare in assise dietro rassicurazione che una sistemazione complessiva della maggioranza sarebbe avvenuta. Invece nulla di questo. Al momento c’è solo la voce su una nuova riunione tra Rocca e Forza Italia la prossima settimana con indiscrezioni che vorrebbero l’assegnazione ai forzisti di alcune delle deleghe oggi detenute dai due assessori della Lega: Pasquale Ciacciarelli titolare di Urbanistica, Politiche abitative, Case popolari, Politiche del Mare; Simona Baldassarre con deleghe a Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio civile (che possono contare solo sul sostegno di un solo consigliere regionale, Laura Cartaginese). L’attesa ormai è, quindi, per le decisioni che prenderà il presidente Rocca ma, se va a finire come sta accadendo a Frosinone, si può dire che le speranze forziste di contare di più andranno deluse e lo scenario diventerebbe imprevedibile. Ecco perché qualcuno ha addirittura pronosticato un possibile scarto nel Lazio verso il centrosinistra in vari Comuni.