Serie A – Davide contro Golia. Frosinone-Inter, la tensione è nell’aria. Mentre l’appuntamento – venerdì 10 maggio alle ore 20.45 presso la ‘Psc Arena’ del capoluogo ciociaro – si avvicina, il senso di attesa scalda l’ambiente in un’atmosfera in cui si mescolano inevitabilmente sogni e ansia. Il concentrato esplosivo è palpabile. Lo stadio sarà sold out, i biglietti messi in vendita lo scorso lunedì sono esauriti nel giro di pochissimo in tutti i settori dell’impianto di viale Olimpia. Da una parte i padroni di casa, impegnati in quella lotta salvezza sempre più accesa e irta di difficoltà, dall’altra i neo laureati Campioni d’Italia. Il Frosinone deve ancora combattere, deve ancora scendere pugnace sul campo da gioco per scrivere il proprio destino. I nerazzurri, che il campionato lo hanno letteralmente dominato e divorato, non hanno molto da chiedere. La classifica parla chiarissimo: gli uomini di Simone Inzaghi guardano tutti dall’alto dei loro 89 punti, ben 18 in più del Milan secondo e 23 in più della Juve terza. Il Leone è assestato in 16esima posizione con 32 lunghezze, al pari dell’Empoli, a +2 dall’Udinese e quindi dalla ‘zona rossa’, a -1 dal Cagliari e -2 dal Verona. Difatti nell’ultimo turno di campionato, lo scontro salvezza tra giallazzurri ed empolesi è terminato senza vinti né vincitori, come quelli tra Udinese e Napoli e tra Cagliari e Lecce. A fare, invece, uno scatto è stato il Verona con il successo di misura sulla Fiorentina. Giù, la Salernitana è già in B, retrocessione ufficializzata proprio in seguito alla sconfitta con gli uomini di Di Francesco nella giornata precedente, la 34esima. Il Sassuolo cerca però di tenere ancora duro, come ha dimostrato l’ultima gara proprio con l’Inter, quando inaspettatamente l’ha spuntata per 1-0. Difficile, dunque, presagire la Beneamata in versione benefattrice in terra Ciociara. A 270 minuti dal termine della stagione è ancora tutto possibile per i ciociari, avanti anche negli scontri diretti con l’Empoli. Ma con il Biscione servirebbe l’impresa e arpionare anche un solo punticino equivarrebbe a rendere pragmatica una vera e propria ‘Operazione Unthinkable’ di britannica memoria. Noi abbiamo avuto il piacere di affrontare questi temi e di analizzare il pre-partita dal punto di vista ospite con l’autorevole contributo del famoso giornalista sportivo e conduttore Sandro Sabatini, volto popolarissimo di Mediaset, spesso presente in programmi come Sport Mediaset, Tiki Taka, Pressing – Prima serata, Pressing e molti altri.
L’analisi di Sandro Sabatini
Un campionato travolgente quello dell’Inter, che ha vinto con netto anticipo sbaragliando le contendenti. Ad inizio stagione, vista anche la campagna di calciomercato e le diverse cessioni operate dal club di Zhang, non era facilmente ipotizzabile un percorso simile. Lei si sarebbe mai aspettato che l’Inter potesse decidere del campionato in questi termini?
“Sinceramente no, non avevo assolutamente immaginato un dominio così netto e incontrastato. In estate mi sembrava che i nuovi arrivi fossero inferiori alle partenze di Onana, Skriniar, Brozovic, Dzeko e Lukaku. Invece l’Inter ha smentito qualsiasi previsione con un campionato davvero superiore alle attese. Complimenti”.
Valutando squadra, allenatore e intero staff tecnico, come descriverebbe ad oggi questo collettivo? Qual è stato il segreto, a suo avviso?
“Marotta per la leadership da presidente, visto che Zhang è stato sempre in Cina. Ausilio per le scelte di mercato tutte azzeccate. Inzaghi per aver tenuto il gruppo compatto malgrado rivalità che non erano banali da gestire. E quindi la squadra: tutti, nessuno escluso. Menzioni speciali solo per Thuram, gran sorpresa, e per Calhanoglu, superbo regista”.
Nell’ultima di campionato è arrivato inaspettatamente il ko con il Sassuolo. Qualche giornalista lo ha reputato impensabile…a cosa è stato dovuto? I giocatori erano ancora con la testa alla festa scudetto o ci sono altri fattori?
“I giocatori erano reduci da una settimana di festeggiamenti sfrenati, senza più voglia né energie per giocare una partita all’altezza della situazione. Si è molto malignato sull’amicizia tra Marotta e Carnevali e anche sugli affari di mercato tipo Frattesi. Ma in verità l’Inter ha giocato senza testa e senza gambe per sfinimento da feste post scudetto. Tutto qua”.
Ora la gara con il Frosinone. Che idea si è fatto del gruppo ciociaro e del lavoro del tecnico Eusebio Di Francesco?
“Ottimo gruppo giovane e gran lavoro dell’allenatore. Sia la squadra sia l’allenatore meriterebbero la salvezza perché il Frosinone è andato obiettivamente oltre ogni limite”.
Il Frosinone lotta per restare in massima categoria e se ci dovesse riuscire sarebbe per i giallazzurri un traguardo storico ma se la dovrà vedere con i neolaureati campioni d’Italia, i quali però non hanno molto da chiedere a questo finale di stagione. All’andata terminò 2-0 per i nerazzurri. Che partita si aspetta? Il Frosinone può colpire in qualche modo l’Inter o le possibilità sono davvero scarsissime?
“Mi aspetto una partita abbastanza facile da leggere in anteprima: il Frosinone giocherà con il 100% delle motivazioni, l’Inter no. Ma è ovvio che le motivazioni non sono tutto. Ci sono i valori tecnici… Però entusiasmo, grinta, gioco e soprattutto un traguardo come la salvezza possono dare al Frosinone qualcosa in più che l’Inter, come si è visto a Sassuolo, non ha”.
Probabile 11 nerazzurro, si farà molto turn over?
“Il turn over dell’Inter equivale alla formazione titolare del 90% delle squadre del campionato…”.
Guardando a tutto il campionato…Top e Flop di questa serie A. Chi l’ha sorpresa e chi invece l’ha delusa?
“Bologna grande sorpresa, Udinese grandissima delusione”
Un’ultima domanda, una curiosità su lei e l’Inter. È stato capo dell’Ufficio Stampa nerazzurro dal 1997 al 2001, come ricorda quell’esperienza? Cambierebbe qualcosa di quei trascorsi?
“Dal marzo 1994 al gennaio 2001. Sono passati tanti anni, troppi. Ricordo che ero più giovane e… bello!”. Conclude così il noto giornalista, con il suo solito spirito e quella battuta sempre pronta tanto amati dal pubblico. E ora testa al campo…l’appello per il Frosinone si avvicina, venerdì è alle porte…