Serie A – Dopo la sosta per le Nazionali, si torna in campo per la massima categoria del campionato italiano. Il Frosinone sarà dunque impegnato domani, alle ore 15 tra le mura amiche della ‘Psc Arena’, contro il Genoa per la 13esima giornata. Leone e Grifone sono due neopromosse che condividono anche la stessa zona della classifica: i giallazzurri si trovano in 12esima posizione a quota 15 punti, i rossoblù in 13esima a 14 lunghezze. Gli uomini di mister Di Francesco sono reduci dalla prova contro la capolista Inter da cui sono usciti sconfitti 2-0 ma a testa altissima. Questo, invece, il cammino della formazione guidata da Alberto Gilardino: alla prima uscita stagionale si registra una sconfitta interna contro il Venezia, poi una vittoria sul campo della Lazio, quindi il ko di Torino, il pari al Ferraris con il Napoli, i genoani vengono poi battuti dal Lecce in terra pugliese, la settimana dopo successo trionfale in casa sulla Roma, quella dopo il Grifone non va oltre il pari al Bluenergy Stadium con l’Udinese, si aggiungono due sconfitte, una in Liguria per mano del Milan e una a Bergamo con l’Atalanta. Il Genoa torna nell’impianto locale e alla vittoria contro la Salernitana, viene sconfitto dal Cagliari e nell’ultima giornata mette in cascina tre punti ai danni del Verona. Qualche defezione importante per entrambe le formazioni non le demoralizza e ora le due agguerrite contendenti per la salvezza sono chiamate a sfidarsi senza timore. Noi abbiamo analizzato il momento con la collega Emanuela Mortari, giornalista della redazione sportiva della testata Genova24.
L’analisi di Emanuela Mortari
Come arriva il Genoa all’incontro con il Frosinone sia fisicamente che moralmente? Il Grifone riuscirà a schierare elementi come Retegui e Messias?
«Il Genoa arriva recuperando Messias, che è tornato in gruppo questa settimana, ma senza Gudmundsson, l’uomo più pericoloso in questa prima parte di stagione, che si è fermato a causa di una distrazione al polpaccio. Sarà anche privo di Bani, una delle colonne difensive, anche lui con un problema muscolare, mentre Retegui potrebbe essere convocato, ma di sicuro non partirà titolare. Dal punto di vista morale la squadra, dopo la vittoria contro il Verona, ha dato una risposta alle critiche dopo la sconfitta a Cagliari e cerca continuità anche al di fuori delle mura amiche del Ferraris».
Si aspettava che due neopromosse fossero occupassero la 12esima e la 13esima posizione della classifica a quota 15 e 14 punti?
«Il Genoa ha avuto un inizio campionato davvero in salita incontrando di fila avversari che aspirano allo scudetto o un piazzamento nei primi posti della classifica. Mi aspettavo un avvio irto di difficoltà, invece nonostante il calendario, sono tanti i punti che ha perso per strada proprio contro le squadre più blasonate per gol viziati da fallo di mano come col Milan o per distrazioni negli ultimi minuti di gara, segno che la squadra, a parte la prima partita contro la Fiorentina, non ha subito il salto di categoria. Sul Frosinone in effetti avevo qualche dubbio in più perché c’era anche l’incognita del cambio di allenatore e Di Francesco nelle ultime esperienze aveva sempre avuto problemi. Invece mi ha piacevolmente stupita»
Che idea si è fatta del Frosinone visto fino ad oggi?
«Una squadra a cui il suo allenatore è riuscito a dare un’identità e che gioca a calcio senza timori reverenziali e non molla mai, anche quando va sotto. Un gruppo che ha diversi giocatori di qualità e che si adattano bene al modulo di Di Francesco».
Essendo due neopromosse, praticamente attaccate in graduatoria e che lotteranno per restare in A, che match si aspetta?
«Credo che il Frosinone proverà a fare la partita in ogni caso, il Genoa però, come vuole Gilardino, non starà a guardare, anche se l’assenza del folletto islandese comporterà una revisione delle dinamiche del suo gioco soprattutto in chiave offensiva. L’ultima tegola è quella di Ekuban, anche lui indisponibile, quindi probabilmente sarà Puscas titolare e Messias potrà probabilmente solo subentrare. Credo che i rossoblù tenteranno di mettere in difficoltà il Frosinone soprattutto nel gioco aereo in cui sia Puscas sia Dragusin eccellono. Attenzione dunque anche alle palle inattive».
Punti di forza e talloni d’Achille delle due squadre. Ci sono singoli, da una parte e dall’altra, che potrebbero fare la differenza nel match della prossima domenica?
«Di sicuro il Genoa ha una spina dorsale solida fatta da Martinez, fortissimo tra i pali, Dragusin, uno dei difensori che ha stupito di più in questo avvio di campionato per la sua velocità, capacità nel colpo di testa e anche per il fatto che ancora non si è fatto ammonire e Frendrup, statisticamente il migliore della serie A per palloni rubati e contrasti vinti. Se Messias dovesse essere pienamente recuperato è chiaro che un giocatore della sua caratura potrebbe modificare gli equilibri. Nel Frosinone di sicuro Soulé e Ibrahimovic sono due pericoli pubblici che potrebbero mettere in difficoltà i rossoblù. Il tallone d’achille per il Genoa è la scarsa lucidità nelle ultime fasi di gara, che gli è costato diversi punti in questa prima parte di campionato, con i cambi che spesso non sono all’altezza. Il Frosinone invece dovrebbe fare attenzione a non scoprirsi troppo come spesso accade alle squadre di Di Francesco, finendo infilate in ripartenza».
Probabile 11 targato Gilardino?
«Questa domanda è difficile proprio a causa delle assenze. Credo che Gilardino non abbandonerà comunque il 3-5-2: Martinez, De Winter, Dragusin, Vàsquez, Sabelli, Frendrup, Badelj, Strootman, Haps, e poi potrebbe essere il momento di Malinovskyi in una posizione più avanzata rispetto a quanto ha giocato sinora e uno tra Messias e Puscas, quest’ultimo rinfrancato dalla rete in Nazionale».
Abbiamo letto che i tifosi stanno organizzando la trasferta, in quanti verranno in Ciociaria? Quanto è importante questo supporto intorno alla squadra?
«Di solito il Genoa quando va in trasferta è sempre molto seguito dai suoi tifosi. All’apertura delle vendite già in 500 avevano acquistato il biglietto. Bisogna dire che il prezzo a 35 euro non aiuta molto chi decide di seguire la squadra, qualcuno si è lamentato. Il supporto è fondamentale per la squadra, allenatore e giocatori lo ricordano sempre, tanto che quando il Genoa gioca al Ferraris i tifosi sono davvero l’uomo in più. Quest’anno sono stati fatti 27.777 abbonamenti, il record storico cittadino. I tifosi seguivano il Genoa ovunque anche quando le cose non andavano bene, figuriamoci adesso».
Qui Frosinone
I giallazzurri tornano in campo quasi sicuramente senza il loro capitano, Luca Mazzitelli, ancora non recuperato dall’infortunio rimediato a Milano durante il match contro l’Inter. Mister Di Francesco ha quindi qualche dubbio in ogni reparto e deciderà tra i potenziali ballottaggi nelle ultime ore che precederanno l’incontro.
Seduta di allenamento pomeridiana ieri alla ‘Città dello Sport’ di Ferentino per i leoni ciociari. Attivazione, esercitazioni tecnico tattiche e partita a tema, questo il programma. Personalizzato per Mazzitelli e Harroui. Differenziato per Kalaj. Oggi in programma un nuova seduta sempre a Ferentino.
Questo, comunque, il possibile 11 iniziale anti-Genoa: Frosinone (4-2-3-1) Turati; Lirola, Okoli, Monterisi, Marchizza; Barrenechea, Gelli; Soulé, Reinier, Ibrahimovic; Cuni.
I precedenti
Ciociari e liguri si sono affrontati, fino ad ora, 8 volte tra Serie B e A. Quello di domani sarà, per cui, il loro nono appuntamento. Nello score totale, sono proprio gli ospiti ad emergere nettamente: 5 i loro successi, una vittoria giallazzurra e due pari. L’unico successo ciociaro risale alla passata stagione, quando il Frosinone blindò il primo posto della cadetteria grazie ad un pirotecnico 3-2, sfatando anche la cabala che vedeva il Grifone come la sua ‘bestia nera’. Questo il dettaglio dei precedenti:
Serie B 2007/2008
Genoa – Frosinone 3-2
Frosinone – Genoa 0-2
Serie A 2015/2016
Frosinone – Genoa 2-2
Genoa – Frosinone 4-0
Serie A 2018/2019
Frosinone – Genoa 1-2
Genoa – Frosinone 0-0
Serie B 2022/2023
Genoa – Frosinone 1-0
Frosinone – Genoa 3-2