Serie B – E sono due! Seconda vittoria di fila per il Frosinone – dopo quella con il Cesena – che esce a testa alta dal ‘San Vito-Gigi Marulla’ di Cosenza, forte del successo, dei 3 punti e dell’imbattibilità preservata nell’impianto calabrese. La trasferta ha confermato la cabala e i giallazzurri non possono che esserne felici, soprattutto anche per aver migliorato la classifica. Resta la terzultima posizione ma stavolta a 16 lunghezze, mentre sotto, a 13, ci sono sia Sudtirol che Cittadella, entrambe uscite sconfitte nell’ultimo turno del campionato cadetto, con gli altoatesini che hanno ceduto di misura alla Juve Stabia e i veneti soverchiati con un roboante 5-0 dallo Spezia. I ciociari fanno un altro passo avanti, dunque, con l’obiettivo di scalare posizioni e portarsi in una zona più confortevole. Sebbene sia arrivato con un’autorete di Martino – l’azione era nata da un cross pericoloso in area calabrese, con il difensore che ha cercato di deviare la sfera indirizzandola involontariamente nella propria porta -, il successo è stato del tutto meritato. Le migliori occasioni sono state dei ciociari, i quali hanno timbrato quattro legni, uno nel primo tempo con Ambrosino e tre nella ripresa con lo stesso Ambrosino, Oyono e Garritano: quest’ultimo si è divorato un clamoroso gol a porta vuota. I lupi cosentini, dalla loro, non hanno creato particolari grattacapi a Marchizza & Co., lasciando che la truppa frusinate li agganciasse così anche in classifica con il medesimo punteggio.
Buona prestazione corale
L’intera posta in palio è stata messa sotto chiave grazie ad una buona prova di tutti gli interpreti, su cui stavolta ha primeggiato Ilario Monterisi. Il giovane difensore si è superato mettendo in campo una performance coriacea chiudendo ogni varco e facendosi vedere anche in fase di impostazione. Davvero da applausi. Bene Cerofolini, chiamato davvero poco in causa ma comunque sempre guardingo. Molto bene Biraschi, esperienza e sostanza, non concede nulla e le sue chiusure sono praticamente senza sbavature. Molto bene il giovane Bracaglia, pulito e attento, prende le misure a tutti. Bravo Oyono A. che sulla fascia destra spinge e ripiega senza mai entrare in sofferenza, sfiora anche il gol e mette in difficoltà gli avversari con la sua velocità. Bene Barcella che ci mette il fisico, recupera palloni e pressa senza sosta. Darboe si fa valere con tutte le sue qualità, dettando tempi e ritmi, una prestazione di sostanza. Peccato l’ammonizione che comporterà la squalifica nel prossimo turno. Begic torna di nuovo a fare la mezzala come con il Cesena e anche stavolta è una garanzia in mezzo al campo. Ghedjemis lo sostituisce e lo fa in maniera più che sufficiente. Sempre una certezza capitan Marchizza, protagonista dell’azione che ha portato all’autorete cosentina. L’out mancino è roba che domina avanti e dietro, sperando che l’infortunio occorso non sia nulla di compromettente. L’ingresso di Garritano è purtroppo segnato da uno sbaglio imperdonabile: si mangia un gol a porta sguarnita, fortunatamente senza incidere sul risultato. Canotto gioca un tempo e lo fa piuttosto bene, mettendo in difficoltà i dirimpettai. A lui subentra Kvernadze che con la sua freschezza impatta positivamente il match. Molto positivo anche Ambrosino, generoso e costante dopo quanto di buono fatto a Cesena, prende due legni. Oyono J. entra e si fa ammonire, non incide particolarmente sulla sfida. Ottimo il lavoro di mister Greco: imposta la partita nel modo più opportuno, con scelte azzeccate sia nell’undici iniziale che nei cambi. La sua squadra appare ordinata, difende bene e riparte con pericolosità. Da sottolineare il grande equilibrio raggiunto e quella fiducia nei propri mezzi necessaria per raggiungere gli obiettivi. Nonostante gli infortuni, centra una vittoria meritata e per niente scontata.
Il Frosinone ora, dopo questa bella scorta di energia positiva e vitalità, dovrà riuscire a mantenere alta la concentrazione perché sabato se la vedrà con un cliente davvero ostico. In Ciociaria arriva il Sassuolo capolista, alla cui guida c’è l’ex mister Fabio Grosso. Una partita che fa già salire l’attesa per tanti fattori, tra cui certamente non in ultimo il ritorno allo Stirpe dell’uomo che condusse i giallazzurri alla loro terza serie A.