“Alè, Frosinone alè, non ti lascerò mai, sarò sempre con te”…quanto è stato vero! I tifosi non hanno mai abbandonato il Leone e adesso il Leone ha ruggito nuovamente, fino al cielo, anche per loro. Il Frosinone torna in serie A! Il risultato che in tanti aspettavano, bramavano, quello che non poteva essere proferito a voce alta ma riecheggiava con potenza nelle teste giallazzurre, quel tarlo che rosicchiava il cervello speranzoso di essere soddisfatto con una risposta pragmatica, ora ha trovato l’opportuna catarsi. Grazie alla vittoria interna sulla Reggina per 3-1 e al ‘favore’ odierno del Bari, che si è fatto raggiungere al fotofinish dal Cittadella, il Frosinone, per la terza volta nella sua storia, torna nel gotha del calcio. Ora si può urlare. Ora si può festeggiare. L’obiettivo ‘non dichiarato’ di inizio anno – per scaramanzia, per non ‘illudere’ l’intera citta o vogliamo credere davvero che nessuno dai piani alti della società di viale Olimpia ci pensasse? – è stato centrato. Meritatamente. Niente e nessuno ha potuto opporsi al fato che per i ciociari ha delineato una dicitura hollywoodiana per il ‘The End’ di questa stagione.
I precedenti
Se la ‘prima volta non si scorda mai’, qui siamo del parere che l’ultima porti con sé sempre qualcosa in più. Esperienza, voglia di tornare dove si è assaggiato il boccone prelibato, forza e consapevolezza. Il 16 maggio 2015, battendo in casa il Crotone per 3-1, con rete di Daniel Ciofani e doppietta di Federico Dionisi, dopo appena un anno nella serie cadetta e con una giornata di anticipo, i frusinati ottengono la loro prima promozione in Serie A, diventando la terza squadra della regione ad approdare nell’élite del calcio italiano dopo le blasonatissime Lazio e Roma.
il bis è arrivato nella stagione 2017/18 sotto la guida di Moreno Longo. I ciociari mancano l’accesso diretto alla Serie A beffati da un Foggia oramai salvo nell’ultima giornata il Frosinone quando, allo scadere, Floriano mette a segno il gol del pari (2-2) in un Benito Stirpe gremito. I giallazzurri, dopo aver eliminato il Cittadella nella semifinale dei play-off, agguantano però la massima serie grazie al successo nella finale contro il Palermo: all’andata i siciliani si impongono per 2-1 grazie alle reti di La Gumina e all’autogol di Terranova, che rispondono al momentaneo vantaggio frusinate siglato da Ciano. Al ritorno allo Stirpe i padroni di casa ribaltano le sorti del doppio confronto con un 2-0 firmato Maiello e Ciano, un risultato che sancisce la promozione dei giallazzurri in Serie A e una festa meravigliosa nella calda notte del 16 giugno 2018. 16mila anime che dallo stadio si riversarono nelle strade cittadine e la notte si tinse di giallo e azzurro.
La terza volta
Dopo una cavalcata in cui ha dominato il campionato cadetto targato 2022/23, il Frosinone salta in A questa sera. Ed esplode lo stadio, esplode la gioia, la festa!
Merito della gestione e della lettura di ogni gara espressa da Fabio Grosso, grandi capacità che hanno permesso lo scacco matto finale. Merito di un gruppo da batticuore, che si è sempre distinto per umiltà, talento e tenacia, che ha saputo fare fronte comune anche quando doveva sopportare assenze importanti a causa di sfortunati infortuni, a dimostrazione che davvero ‘l’unità fa la forza’ e che quella di un collettivo va oltre il singolo. Merito della lungimiranza di un settore manageriale del club che, con oculatezza e ‘occhio lungo’ ha saputo vedere oltre gli ingaggi e le categorie, costruendo un carrarmato, una micidiale arma da guerra pronta a sfoderare colpi, bordate, invettive, ‘fatali’ quasi per ogni avversario. E ora, a buona ragione, scatta la travolgente festa giallazzurra!