Lunedì 28 agosto verrà effettuato un nuovo intervento di derattizzazione sul territorio del Comune di Frosinone, nel rispetto delle norme di legge. “Il programma di igiene e derattizzazione, portato avanti dell’assessorato all’ambiente e svolto da personale specializzato – ha dichiarato il vicesindaco e assessore all’ambiente Antonio Scaccia – è realizzato, in più cicli, su tutto il territorio, tenendo in particolare considerazione le aree di interesse pubblico”.
La presenza di topi e ratti, oltre a denotare un’emergenza legata all’igiene e alla sicurezza, può avere conseguenze molto negative. Per esempio, la loro attività di roditori può provocare corto circuiti o fughe di gas perchè questi animali rosicchiano cavi e turbi, inclusi quelli della corrente. Ormai sono presenti in tutte le città anche perchè sono diminuiti i cosiddetti predatori naturali che ne gestivano la presenza. La derattizzazione, quindi, è un intervento più cruciale che mai che, però, deve tenere conto dell’impatto sull’ambiente. Quando ci si affida a una ditta di derattizzazione, come quelle selezionate dalle Amministrazioni comunali, bisogna tenere conto anche delle tecniche e dei prodotti usati. Innanzitutto, un intervento di questo tipo prevede un’ispezione dell’area in modo che ci si accerti che ci sia un’infestazione di ratti, attraverso la verifica di eventuali tracce.
In seguito di cercano le tane che solitamente si trovano in zone isolate e dismesse e canali di attrazione, ovvero le vie attraverso cui i topi passano e arrivano nell’abitazione. Per esempio, ci possono essere discariche o canali di scolo, spazi particolarmente attraenti per i topi. Analisi e organizzazione sono aspetti fondamentali della derattizzazione. Dopo aver studiato il territorio si posizionano le esche nei punti strategici. Nella gestione dell’intervento bisogna tener conto dell’ambiente, proprio come prevede il Decreto legislativo n. 81/2008 e il successivo Decreto Correttivo D. Lgs 106/2009. Le attività umane non devono poi interferire con la disinfestazione.