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Frosinone – Centro storico nel mirino del Psi: “Basta chiacchiere. Serve piano di rilancio serio”

Mateo Zemblaku, Segretario Psi e Chiara Scarpino Schietroma, Vice Segretario Psi, intervengono nel dibattito sul centro storico

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Frosinone – “L’abbandono e il degrado del Centro storico sono sotto gli occhi di tutti. E negare l’evidenza non serve a nulla. Il centrodestra è alla guida di Frosinone dal 2012, due volte con il sindaco Nicola Ottaviani e adesso con Riccardo Mastrangeli. Il Partito Socialista mai ha condotto un’opposizione urlata e strumentale. Abbiamo dato atto a Ottaviani di aver dotato il Comune di una sede dignitosa e autorevole come quella di Palazzo Munari: un progetto sul quale i Socialisti si sono sempre spesi. Abbiamo dato atto a Mastrangeli della realizzazione di una piazza moderna e funzionale come quella di Largo Turriziani. Ma oggi diciamo che tutto questo non basta per il rilancio del “cuore” del capoluogo. Del suo quartiere storico“. – Così in una nota Mateo Zemblaku, Segretario Psi Frosinone e Chiara Scarpino SchietromaVice Segretario Psi Frosinone.

“In tutti questi anni a mancare sono stati una “visione” del Centro storico, una volontà politica di investire nel recupero del quartiere. Oggi leggiamo proposte sicuramente apprezzabili, che però non risolverebbero alcun problema nell’immediato. E per immediato intendiamo i prossimi 6-7 anni. Se anche la Stazione Tav fosse prevista a Frosinone, quanto tempo occorrerebbe per realizzarla davvero? Il Centro storico ha perso migliaia di residenti negli ultimi decenni. A proposito di popolazione di Frosinone, i dati Istat riportano questa situazione: 43.830 abitanti nel 2022, 43.585 nel 2023, 43.454 al 1° gennaio 2024. Un lento e triste declino demografico per il Capoluogo, che deve interrogare tutti. Tornando al centro storico, invitiamo gli amministratori a fare una passeggiata a via Angeloni, via Garibaldi, piazza Cavour, via Fosse Ardeatine, via Moccia, nella zona del Liceo Classico, a via Firenze.

Vedranno quello che noi vediamo quotidianamente: tante case e attività commerciali abbandonate al loro destino da anni, appartamenti sfitti da decenni, assenza completa di decoro urbano, palazzi fatiscenti, deiezioni canine presenti ovunque. Vedranno decine di negozi chiusi nell’indifferenza generale, vedranno strade che hanno bisogno di manutenzione straordinaria e ordinaria. Vedranno tutto questo ovunque, anche nei vicoli più interni. Facciano una passeggiata nella zona di Colle Campagiorni, diano un’occhiata alle scalinate di piazza Valchera, visitino via del Carbonaro. – Proseguono i due esponenti del PSI.

Arrampicarsi sugli specchi non serve a nulla. Mai sono state avviate delle politiche di rilancio in grado di incidere sul tema degli sgravi fiscali. Mai il Pubblico, cioè l’Amministrazione, ha pensato di lavorare alla stesura di un Piano globale per il rilancio dell’intero quartiere, agendo sulla leva urbanistica come su quella fiscale. Oppure sul decoro urbano. Sicuramente al Centro Storico ci sono meno elettori rispetto ad altre aree del capoluogo, ma i cittadini che risiedono nel “cuore” del capoluogo non sono figli di un Dio minore”.

La questione parcheggi

“Poi – aggiungono – c’è il problema enorme dei parcheggi. Lo sanno bene i residenti ma pure i lavoratori che la mattina devono recarsi negli uffici della Prefettura, delle Poste, dell’Unione industriale. Lo sanno bene gli studenti che devono andare all’Ateneo di piazza Marzi. E la risposta dell’Amministrazione? Fare sempre più multe, senza porsi il problema che non ci sono posti auto. Da più di un anno il dibattito è giustamente incentrato sul Piano urbano della mobilità sostenibile e anche su questo punto il Psi ha avuto un atteggiamento costruttivo e di confronto. Ma quando verrà il turno del Centro storico? Quando si penserà ad un Piano vero, finanziato, fattibile? Inoltre, vale la pena sottolineare che l’ascensore inclinato è fermo da più di quattro anni. Parliamo di un’opera che avrebbe dovuto facilitare il collegamento tra la parte alta di Frosinone e quella bassa.

Per riportare abitanti e attività commerciali al Centro occorrono politiche attrattive mirate. Di questo però non c’è traccia nell’azione dell’Amministrazione. Da troppo tempo. Ecco perché riteniamo che dovrebbe essere fissata una sessione specifica di sedute consiliari per arrivare alla definizione di un Piano per il rilancio del Centro Storico. Coinvolgendo associazioni di categoria, ordini professionali, cittadini. Ma non con l’obiettivo di discutere una sola volta e basta. Con l’obiettivo di “scaricare a terra” dei progetti concreti. Perché solamente riportando residenti al Centro storico si potrà davvero provare a rilanciare Frosinone”. – Concludono Mateo Zemblaku e Chiara Scarpino Schietroma.

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