Frosinone – Stato di agitazione per il personale in servizio nel carcere di via Cerreto. A proclamarlo il sindacato Cisl Funzione Pubblica che ha denunciato una serie di difficoltà operative nell’istituto penitenziario.
“Attualmente – evidenzia in una nota il segretario generale Fns Cisl Lazio, Massimo Costantino – il personale rispetto al PCD del 2017 è carente di circa 50 unità e se aggiungiamo, purtroppo, che risultano amministrate ulteriori 50 unità che espletano servizi al Traduzioni Provinciale di Frosinone, il quadro diventa alquanto preoccupante. Risulta complicato chiudere, addirittura, i servizi in caso di esigue assenze giustificate del personale. Il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria deve poter lavorare in serenità e questo, purtroppo quotidianamente non avviene. Si registrano continuamente visite ambulatoriali quotidiane, che mettono ulteriormente in ginocchio l’istituto. La grave carenza di personale ricade sull’organizzazione del lavoro dei reparti detentivi e sulla mancata sicurezza degli stessi, con evidenti contraccolpi su vari eventi critici, incluso quello relativo alle aggressioni ai danni del personale di Polizia Penitenziaria”.
A rendere più grave la situazione c’è il problema dei detenuti con disagi psichiatrici, a tal proposito Costantino sottolinea: “Purtroppo si continua a gravare sugli Istituti Penitenziari, una competenza non propria dato che il personale si trova a gestire anche detenuti con problemi psichiatrici o, peggio ancora, detenuti che dovrebbero essere inviati nelle Rems. Occorre garantire e tutelare il personale poiché non è mai mancata da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità. Per le motivazioni sopra esposte, la Segreteria Regionale ha richiesto al PRAP Lazio, Abruzzo e Molise, interventi immediati presso gli Uffici preposti al fine di risolvere le questioni segnalate, anche con uno scorrimento dalle attuali graduatorie, oltre a proclamare lo stato di agitazione per le criticità sopra descritte”.