Benvenuti a Frosinone, la città in cui non servono le giostre: basta un giro in macchina per provare l’ebbrezza di un ottovolante. Le strade? Un capolavoro di architettura distruttiva. Buche, rattoppi e crateri che farebbero invidia alla luna. Se hai comprato un’auto nuova, preparati: il primo giorno rischi di dover già cambiare gli ammortizzatori.
Il sistema adottato è geniale: c’è una buca? Ci mettiamo una toppa. Ma appena piove, il “capolavoro” salta, e il problema ritorna. È un ciclo infinito di rattoppi inutili. Intanto, però, si finanziano piste ciclabili che nessuno usa e un BRT che, se va bene, vedremo tra qualche decennio.
Nel frattempo, i cittadini non chiedono miracoli: non vogliono ponti d’oro o strade a 8 corsie. Vogliono solo non dover pregare ogni giorno che la propria auto sopravviva a un tragitto in città. Ma forse è chiedere troppo: nel capoluogo i sogni si infrangono, proprio come i cerchioni.